Jimmer Fredette a Sportando: “Mi sto trovando bene, Pitino esige sempre il meglio da ognuno di noi”

La guardia del Panathinaikos parla della sua carriera e dell’esperienza in Grecia ai nostri microfoni.

È stato indubbiamente uno dei nomi ‘copertina’ del mercato estivo in Euroleague, e sta ripagando le tante attese con un contributo importante -e in crescita- in una squadra saldamente al 6° posto in classifica dopo 20 giornate. Jimmer Fredette è un “rookie” in Europa, dove arriva dopo una carriera che probabilmente non è stata all’altezza delle grandi aspettative che su di lui circolavano ai tempi del college a BYU, ma a 30 anni sta affrontando lo sbarco in Europa in una maniera migliore rispetto a molti dei tanti arrivi estivi dalla NBA.

È stata una buona prima parte di stagione, in un contesto molto diverso da quelli che ho vissuto sinora, soprattutto rispetto alla Cina”, dice Fredette a Sportando. “Abbiamo tanti giocatori esperti che mi hanno aiutato moltissimo ad ambientarmi al tipo di basket che si gioca in Europa, ho ancora margini di miglioramento che posso raggiungere continuando a lavorare duro”. Fredette è molto chiaro anche nell’individuare le differenze più rilevanti nella transizione tra la Cina e il basket europeo: “Qui hai molte meno volte la palla in mano, quindi devi essere sempre preparato, pronto ed efficiente, quando ti prendi un tiro tutti si aspettano che tu lo segni. In Cina hai molte più volte la palla in mano, e tantissime decisioni passano da te, qui invece devi trovare le zone migliori del campo dove poterti prendere i tuoi tiri, a seconda delle necessità della squadra partita dopo partita”.

La Cina è stata comunque una parentesi importante della carriera di Jimmer, che si è consolidato come giocatore dopo le difficoltà vissute nei primi anni NBA: “Dover prendere tante decision ogni sera e avere la responsabilità di guidare una squadra alla vittoria, avendo tantissime volte la palla in mano, mi ha aiutato a diventare un giocatore migliore. Sia dentro che fuori dal campo. È qualcosa che porterà sempre con me, che mi ha arricchito”. Il presente, invece, parla di una nuova esperienza in Europa con un allenatore come Rick Pitino: “È un Hall of Famer che ne ha viste tante, a tutti i livelli. È fantastico avere la possibilità di essere parte di un club con un coach come Pitino che cerca di tirare fuori il meglio da tutti i suoi giocatori in ogni partita. È molto esigente, ci responsabilizza nel cercare di migliorare ogni singolo giorno, in partita o in allenamento, ed è qualcosa che è molto bravo a fare”. Se il presente, almeno per le prossime due stagioni (il contratto firmato in estate è in scadenza a giugno 2021), dice Europa, in futuro potrebbe esserci spazio per un ritorno in NBA? “Sono passati pochi mesi e finora sta andando tutto bene, ma non so cosa accadrà in futuro. Sono eccitato all’idea di scoprire cosa mi riserverà il resto della mia carriera, l’NBA è una lega fantastica, ma oggi sono concentrato sul presente e sul fare bene con questa maglia”.