Gli Utah Jazz vivono un periodo di grazia, con una striscia aperta di sei vittorie consecutive con oltre 130 punti di media e 12 successi nelle ultime 14 partite. Simone Fontecchio, sempre più protagonista, è emerso come un elemento chiave nella rotazione di coach Hardy.
“Penso che tutta la squadra stia dimostrando di poter continuare a migliorare, e questo è il nostro unico obiettivo: continuare su questa strada”, spiega Hardy. “Sono molto soddisfatto dell’approccio del gruppo. Sono stati estremamente professionali nell’ultimo mese e stanno continuando a giocare insieme”.
“Nessuno ha un ego in questa squadra”, aggiunge l’ala azzurra. “Tutti sono disposti a fare qualsiasi cosa per vincere”.
Hardy sta concedendo ampio spazio a tanti giocatori, ben 10 oltre i 20 minuti a partita e Dunn a quota 17.
“Il calendario è ricco di impegni, quindi è un vantaggio una rotazione ampia, arriviamo alla partita con più energia e tutti si sentono coinvolti. Rispetto all’Europa in NBA gli impegni sono più compressi e questo gran numero di partite in meno tempo ti mette alla prova. Se vuoi sopravvivere devi fare il possibile sia dal punto di vista mentale che da quello fisico.
“Ora conosco il mio ruolo, so di cosa ha bisogno la squadra. Giocare semplice, senza forzature. A volte significa stare in angolo ad aprire il campo per Lauri, altre sono più coinvolto, ma va benissimo così. Poter difendere sui migliori esterni avversari è stata una sfida, i miei compagni hanno sempre più fiducia in me…. Sono contento di quanto fatto, e darò il massimo per continuare così”.
“Qui tutti conoscono il proprio ruolo, a volte capita di non essere nel quintetto che finisce la partita, ma qui tutti pensano solo a vincere, anteponendo sempre il successo della squadra a quello del singolo”.
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