James Harden si riscatta dopo due prestazioni deludenti in Gara 2 e 3 della serie di semifinale della Eastern Conference tra i Philadelphia 76ers e i Boston Celtics. Il coach dei 76ers, Doc Rivers, ha deciso di spronare la sua stella prima di Gara 4, inviandogli una canzone gospel dal titolo “You Know My Name”.
Harden racconta: “Ero in viaggio verso la partita e ho ricevuto un messaggio da Doc. Era una canzone gospel e ho pensato ‘Va bene, proviamoci’. L’ho ascoltata con i miei amici per tutti i suoi sette minuti e ho pensato che ci dovesse essere del buon auspicio in quella canzone. E immagino che abbia funzionato”.
Infatti, Harden ha dominato la partita, segnando 42 punti con un 16 su 23 al tiro, incluso un 6 su 9 da tre punti, oltre a otto rimbalzi, nove assist, quattro palle rubate, un tiro respinto e solo un turno perso in 47 minuti. Ha segnato il canestro del pareggio negli ultimi secondi del tempo regolamentare e poi un tiro da tre punti decisivo a 19 secondi dalla fine del supplementare, dando ai 76ers una vittoria straordinaria per 116-115 al Wells Fargo Center.
Grazie a Harden che ha riportato in campo il suo talento da MVP, i 76ers hanno avuto la meglio sui Celtics. A 15 secondi dalla fine dei tempi supplementari, Harden ha segnato il tiro del sorpasso grazie a una grande giocata disegnata da Rivers che ha sfruttato l’accoppiamento tra Embiid e Tatum, costringendo Jaylen Brown a raddoppiare e lasciando Harden libero per il tiro vincente.
Brown ha ammesso il suo errore: “È stata una cattiva lettura. Un azzardo al momento sbagliato. Grande tiro di James Harden, ma è colpa mia. Ne assumo la piena responsabilità. Semplicemente una cattiva lettura”.
Harden ha ribadito la sua voglia di vincere: “Voglio solo vincere, non importa come. Oggi era una partita decisiva per noi… Abbiamo trovato il modo di vincere, ed è tutto ciò che conta nei playoff”.
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