Jacob Pullen è l’MVP della 7ª giornata della Serie A UnipolSai

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Suo il sigillo finale nella vittoria al fotofinish dei partenopei

Il campionato sta riscoprendo un volto familiare ed è quello di Jacob Pullen (Generazione Vincente Napoli), già noto alla nostra Serie A per il suo passato nelle città di Biella, Bologna e Brindisi. La sua performance ha colpito a tal punto da essere stato votato come miglior giocatore del settimo turno, lasciando alle sue spalle Tornik’e Shengelia (Virtus Segafredo Bologna) e Vasilis Charalampopoulos (Banco di Sardegna Sassari).

La stagione della Generazione Vincente Napoli non poteva cominciare meglio e a testimoniarlo non è solo il quinto posto con un record di 5-2, ma anche il modo in cui un gruppo totalmente nuovo ha avuto un impatto del genere nel nostro campionato. I partenopei hanno preso scalpi importanti, sono tra le squadre più prolifiche della Lega e hanno sullo sfondo una cornice fantastica come quella del PalaBarbuto, un luogo in cui i giocatori azzurri si sentono letteralmente a casa. Tra i volti per cui empatizzare, il pubblico napoletano ha un giramondo come Jacob Pullen, point guard nel senso più stretto del termine vista la capacità innata di stracciare la retina; il classe 1989 aveva già allietato i palati fini che siedono sugli spalti dei palazzetti italiani quando indossava le casacche dell’Angelico Biella, della allora Oknoplast Bologna e – quasi dieci anni prima di atterrare a Napoli – della Enel Brindisi. Nella vittoria sulla Openjobmetis Varese c’è decisamente il suo zampino e non stiamo parlando “solamente” del canestro con cui ha portato alla vittoria la sua squadra: 33 punti segnati, frutto di un autorevole prova balistica che lo ha visto mettere 7 triple su 12 tentativi (10/19 dal campo) e sbagliare un solo tiro a cronometro fermo (6/7); oltre alla capacità di incantare i presenti con i suoi canestri, Pullen ha distribuito 6 assist e subito 6 falli facendo completamente ammattire la difesa avversaria. Infine, pur senza aver catturato rimbalzi, le sue letture delle linee di gioco gli hanno permesso di recuperare 4 palloni e chiudere con un 34 alla voce valutazione, la più alta della partita.

“La vera emozione non è stata la mia prestazione, ma la vittoria di squadra che abbiamo ottenuto. Abbiamo fatto un ottimo lavoro: Tariq [Owens, ndr], Zuba [Zubcic, ndr], Tyler [Ennis, ndr], tutti quanti hanno fatto un lavoro eccezionale e hanno impacchettato un bel regalo per il mio compleanno. Come giocatore mi sento colpito dall’affetto del pubblico, ma come squadra ci sentiamo davvero in splendida forma: abbiamo lavorato bene, siamo stati veramente bravi in difesa ed efficaci in attacco; come squadra vogliamo continuare a vincere, vogliamo continuare a cavalcare quest’onda tutti insieme come un grande gruppo” queste sono le parole entusiaste di Jacob Pullen ai microfoni di DAZN nel post-partita, ennesima dimostrazione di come coach Igor Milicic abbia creato un clima sereno in cui ogni elemento è pronto a dare un pezzo di sé pur di aiutare la squadra a trovare la vittoria. Non è un caso che la Generazione Vincente sia una delle compagini con più assist distribuiti (18.6 a partita, 4° miglior dato della Lega) e possa permettersi di dare il pallino del gioco a qualsivoglia giocatore grazie proprio all’intesa creata dall’allenatore.

Il numero 0 di Napoli, nella sfida contro la Openjobmetis Varese, ha stabilito il suo massimo in carriera per triple realizzate con 7 e ha pareggiato il suo record di valutazione registrato nel 2014, più precisamente nel giorno di Santo Stefano contro l’Acea Roma. L’ultima volta che Jacob Pullen aveva realizzato più di 30 punti in singola partita era il 28 aprile 2013 (contro l’Enel Brindisi), stagione in cui vestì la canotta della Oknoplast Bologna e registrò ben tre partite con almeno 30 punti a referto (tra cui il suo career high di 38 nella sfida contro il Banco di Sardegna Sassari). Tornando al presente, il classe 1989 è il secondo miglior marcatore della Generazione Vincente con 14.4 punti di media (davanti a lui solo Tomislav Zubcic con 18.0 punti a partita) e con sole tre partite nel quintetto titolare, per questo motivo anche lui può iscrivere il suo nome tra quello dei migliori giocatori in uscita dalla panchina (23.6 minuti di impiego, 5° più utilizzato da coach Milicic). Jacob Pullen però non è solo un abile scorer: infatti, con 3.9 assist è il secondo miglior assistman del team, un’alternativa affidabile al compagno Tyler Ennis, primo della Generazione Vincente Napoli con 6.0 assist di media a partita.