L’evoluzione di Ja Morant: arrivato in NBA da “bravo ragazzo” e finito con 25 partite di squalifica

L’evoluzione di Ja Morant: arrivato in NBA da “bravo ragazzo” e finito con 25 partite di squalifica

I Memphis Grizzlies hanno iniziato a preoccuparsi del giocatore nel febbraio del 2022

Un articolo su ESPN parla dell’evoluzione di Ja Morant, arrivato in NBA come giocatore su cui fare sempre affidamento, il classico bravo ragazzo che non beveva o fumava, a giocatore che è stato sospeso 25 partite a causa di una serie di incidenti fuori dal campo.

I Memphis Grizzlies hanno iniziato a preoccuparsi di Ja Morant nel febbraio del 2022 quando ha partecipato all’All-Star Game a Cleveland.

Morant è arrivato in NBA con zero “red-flags” e con l’idea che mai avrebbe creato problemi fuori dal campo.

“Zero” ha detto uno scout che ha seguito Morant a lungo prima del draft. “Era il compagno di squadra perfetto. Un chierichetto. Non aveva molto offerte di borse di studio. Ha sempre giocato con fame. Non c’era nulla di cui preoccuparsi” ha continuato lo scout.

Un altro scout ha detto di lui: “L’ho studiato in campo e fuori dal campo. Nessuno ha mai avuto da dire niente di male su di lui. Ragazzo di buona famiglia. Umile”.

Un assistant coach di Murray State ha aggiunto che Morant non ha mai fumato, bevuto o creato problemi.

Alcune fonti dicono che in parte c’entra anche il papà del giocatore che già nel 2019-2020 lo portava, nonché minorenne, in locali squallidi e strip club anche il giorno prima della partita.

“Non c’era disciplina. Pensava di poter fare quello che voleva. Era fuori controllo. E tutta questa merda è stata nascosta sotto il tappeto”.

In quel periodo poi Morant ha firmato un quinquennale da $194 milioni ed a Memphis tutti hanno notato un cambiamento.

“È passato dall’essere il bravo ragazzo alla persona che ha sempre da ridire su qualcuno” ha detto un imprenditore di Memphis che spesso ha avuto incontri col giocatore. “È peggiorato e non voglio aggiungere altro. Prima ha iniziato a venire agli incontri col suo migliore amico, poi con l’entourage, poi con una griglia di platino in bocca, poi ha litigato con chi gestiva il parcheggio perché non lo facevano posteggiare dove voleva lui”.

Lo scorso febbraio, prima dell’incidente in Colorado al night club, Zach Kleiman e Taylor Jenkins hanno incontrato Morant per parlargli dei suoi comportamenti fuori dal campo. Morant, secondo ESPN, non era molto interessato all’argomento e si è rifiutato di ammettere di avere dei problemi.

“Ja Morant ed i Grizzlies hanno avuto più incontri durante l’anno. Ed in ogni incontro i Grizzlies hanno detto chiaramente al giocatore quali aspettative avessero su di lui. E sono sempre stati a supporto di Ja per come stava lavorando su se stesso dentro e fuori dal campo. È inaccurato dire che in questi incontri Ja è stato menefreghista nei confronti della franchigia” ha detto una fonte ad ESPN.