Il ritorno in Italia di Ous Juice, a Brindisi: la storia di Ousman Krubally

Il ritorno in Italia di Ous Juice, a Brindisi: la storia di Ousman Krubally

Il punto di svolta a 9 anni, quando Ousman decide di lasciare il calcio per dedicarsi al basket, vedendo premiati i suoi sforzi e la sua energia contagiosa

Avremmo potuto narrare la storia di un calciatore gambiano, probabilmente un difensore centrale alla Koulibaly (assonanza di nome a parte), ma invece parliamo di un giocatore di pallacanestro, un pivot e rimbalzista d’élite. Non è Koulibaly ma Krubally, ed è il nuovo centro della Happy Casa Brindisi per la stagione 2020/21.
Il punto di svolta a 9 anni, quando Ousman decide di lasciare il calcio per dedicarsi al basket, vedendo premiati i suoi sforzi e la sua energia contagiosa. Sebbene la carriera nel calcio fosse già avviata, si racconta di spiccate doti alla Mohammed School of Atlanta da centrale difensivo di destra, scocca la scintilla con la palla a spicchi.
“Il football mi ha aiutato a muovermi, coordinarmi e sviluppare meglio le mie gambe” spiega ‘Ous Juice’.
Nato da genitori gambiani, ha vissuto fin dall’infanzia con la famiglia ad Atlanta, in Georgia. Diplomatosi in marketing alla Georgia State University, ha mosso i primi passi da atleta professionista alla Mohammed School of Atlanta, scuola privata islamica. Studente modello, ha coniugato alla perfezione scuola e passione, hobby e di conseguenza un vero e proprio lavoro.
“Il basket mi ha dato finora da mangiare, ma domani potrebbe non essere più così. Sono sempre stato consapevole di questo e ho lavorato duro per migliorarmi anno dopo anno e coltivare i miei sogni”.
E così è stato. La crescita di Ousman è stata del tutto evidente. Doppia doppia di media da 18 punti e 10 rimbalzi alle high school, con un high career da 38 punti contro Eagle’s Landing Christian Academy. Vince il ‘Khalifa Award for Education’, viene nominato dall’Atlanta Journal Constitution come ‘Best All- Around Senior’ della sua scuola e riceve una borsa studio per iscriversi a Georgia State. Un quadriennio di formazione importante, in cui acquisisce anno dopo anno consapevolezze e doti tecniche.
Nel 2009/2010 diventa il miglior rimbalzista di squadra e primo nella statistica per rimbalzi offensivi catturati nella CAA (Colonial Athletic Association). Dal college viene premiato come ‘Athlete of the year’ of Georgia State University NAACP.
“Mia madre diceva – rivela Ousman – segui i tuoi sogni, segui il tuo cuore e fai del tuo meglio”.
Si aprono le porte dell’Europa, a cominciare dal biennio nel Regno Unito. Ai London Leopards si conferma come miglior rimbalzista di Lega (13.2) e miglior giocatore per valutazione di squadra firmando 13 doppie doppie stagionali. Dopo le esperienze in Olanda e Slovenia, il ragazzone di poco oltre i due metri intraprende la strada dell’Italia, facendo conoscenza per la prima volta del Belpaese.

Non sarà l’unica. Legnano è letteralmente rapita dalla sua presenza sotto i tabelloni, tanto da dominare la scena con il titolo di MVP del campionato di A2 a 19.2 punti e 12 rimbalzi di media tirando con il 55% dal campo e l’80% ai liberi. Primo per valutazione di Lega (26.0) a segno con 21 doppie doppie e due partite da almeno 20 o/+ punti e 20 o/+ rimbalzi. Per ben 27 gare in doppia cifra realizzativa e per 23 occasioni in doppia cifra per rimbalzi catturati. Numeri da MVP, appunto.

“Il mio mantra è lavorare duro ogni momento per cogliere tutte le opportunità che mi si presentando in gara – esegue Ousman – difensivamente e offensivamente”.

Grecia, Kazakistan, Francia e ancora Italia le sue tappe, prima a Venezia in occasione dei playoff scudetto 201,6 e in seguito a Pistoia nella stagione 2018/19. Arriva l’ora di mettere in mostra le sue qualità anche nel massimo campionato nostrano, affermandosi come terzo miglior rimbalzista del campionato (10.1 di media), timbrando la doppia doppia in 10 occasioni e registrando il career high in LBA da 26 punti (9/10 al tiro, 6/6 dalla lunetta e 43 di valutazione) e 16 rimbalzi nella vittoria contro la Virtus Bologna della 25° giornata di regular season.

“Se devo menzionare una partita in assoluto – ammette Krubally – direi che la mia preferita è quella da giocatore del BC Astana contro il Khimki Mosca di Shved. 28 punti e 12 rimbalzi contro una grande squadra costruita per vincere in patria e in Europa”.

Nella stagione nella fredda Astana è protagonista anche al di fuori del campo di gioco, soggetto scelto per il progetto ‘Americans in Kazakistan’ del famoso regista kazako Kanat Beisekeev.
Un cortometraggio in cui racconta i risvolti di vita di un afroamericano catapultato in una realtà così lontana dai suoi paesi d’origine.

Una storia nella storia. ‘Ous Juice’ torna in Italia, Brindisi è pronta ad accoglierlo.

Fonte: Ufficio Stampa New Basket Brindisi.