Il Punto di Sportando | Ma il silenzio stampa di Brescia cosa vuole silenziare?

Il Punto di Sportando | Ma il silenzio stampa di Brescia cosa vuole silenziare?

Il campionato va in soffitta sino ad inizio marco, le Frecciarossa Final Eight 2023 entrano in gioco e si promettono spettacolari

Il campionato va in soffitta sino ad inizio marco, le Frecciarossa Final Eight 2023 entrano in gioco e si promettono spettacolari, per quanto con due squadre nettamente favorite rispetto al resto della truppa.

Avremo modo di parlarne, rallegrandoci ancora una volta per l’ottimo lavoro della LBA. Unico dubbio l’attuale formula, che conferma come il basket italiano, peraltro in assonanza con il resto dell’Europa (anche se non in questo caso), sia una lega di allenatori più che di proprietari o giocatori.

Ci riferiamo al venerdì di pausa, nato dalla “polemica” del 2021 di Frank Vitucci prima dell’edizione a porte chiuse di Milano. Un concetto assecondato dalle statistiche, il trofeo finiva sempre nelle mani di chi esordiva il giovedì e non il venerdì, ma che spezza il ritmo, crea problemi logistici a tifosi e addetti ai lavori, e in fondo non ha avuto grande ritorno dal botteghino nella prima stagione di sperimentazione.

Vedremo la risposta di Torino, e certamente la lega stessa sta cercando di “riempire” il giorno di pausa di eventi in città che possano far respirare al capoluogo piemontese aria di pallacanestro il più a lungo possibile.

Spostiamoci intanto al campo, dove la prima prestazione della Venezia post-De Raffaele avvalora le tesi di chi evidenziava quanto la frattura interna fosse profonda, e aggirabile solo con il cambio della gestione tecnica. Probabilmente il coach toscano si sarebbe giovato di un maggior sostegno, ovvero qualcosa in più dei tagli di Sima o Freeman, ma obiettivo di una società professionistica è il risultato, e oggi il tema portante è “una stagione da salvare”.

Prima occasione a Torino, contro una Virtus in condizione approssimativa, ma capace come nessun altro di interpretare con spietata lucidità gli ultimi minuti di gara. In Italia lo si era visto in Supercoppa, e quasi sempre in LBA, Brindisi a parte, e questa può essere la carta più preziosa in mano a Sergio Scariolo. Visto che tutto si può dire di Milano, tranne che abbia palesato nervi d’acciaio da settembre a oggi.

Restando in Serie A, mentre si registrano i primi scricchiolii reali delle gestioni tecniche di Caja a Scafati, Ramagli a Verona, e Pancotto a Napoli, sicuramente il tema del giorno è la crisi della Germani Brescia, al sesto ko in fila in LBA.

La squadra in EuroCup non sta deludendo le attese, ma le sconfitte con Trento, Verona, Treviso, Varese, Virtus e Sassari arrivano contro avversarie con momenti, stati di forma e valori troppo differenti per non alzare, e di molto, la tensione.

Indubbiamente gli infortuni hanno pesato molto, così come il valore dei sostituti, visto l’impatto minimo di Aleksej Nikolic e quello nullo di Ryan Taylor. Al tempo stesso, la squadra era stata pensata in estate diversamente, salvo ritrovarsi di nuovo Della Valle in casa e scoprire, ma non era difficile, come lo stesso tiratore piemontese non potesse che riprendersi la squadra in mano.

Eppure resta anche la sensazione che la macchina non giri più a dovere dagli scorsi playoff, quando la dura lezione della Sassari di Piero Bucchi andò oltre gli infortuni. Resta una domanda: la proprietà negli scorsi mesi ha esaltato la continuità dirigenziale, peraltro promuovendo De Benedetto alla direzione generale. Successivamente, in gennaio, ha confermato la fiducia ad Alessandro Magro oltre ogni ragionevole dubbio.

Il silenzio stampa indetto ieri, cosa vuole silenziare?