«La Virtus è peggio di un pianto. L’Olympiacos la liquida subito» titola il Corriere di Bologna oggi in edicola. «Travolta già nel primo tempo, la Segafredo deve reagire domani contro Milano».
Leggiamo Daniele Labanti: «Finita subito, anzi mai cominciata, la sfida contro l’Olympiacos ha messo a nudo tutte le ferite e i malanni di una Virtus in disfacimento e sarà un’impresa davvero disperata per Ivanovic ridarle quei battiti necessari a correre e vincere nelle settimane finali della stagione. Una squadra che dopo aver retto mesi in condizioni fragili, quelle in cui è stata messa dalla società, ora sta esaurendo l’elettricità e – in alcuni elementi – forse anche la vita tecnica.
Così la Segafredo affoga dopo pochi minuti contro un Olympiacos primo in classifica in Eurolega non per caso: panchina profonda, miglior squadra al tiro da tre, plotone infinito di trattatori di palla, talento diffuso. Una avvilente sensazione di disarmo ha coinvolto anche l’Arena: solo un anno fa queste partite venivano attese e vissute con furore e desiderio, valevano per la classifica e c’era la convinzione che a Bologna potesse cadere chiunque. L’ardore s’è spento di pari passo con l’aumentare delle carenze programmatiche, di progettualità tecnica, in uno sfilacciamento ideale prima che fisico e cestistico».
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