Happy Casa Brindisi, la ricetta di Marino per la salvezza: Testa, cuore, passione e tanta difesa

Ciamillo-Castoria
Ciamillo-Castoria

"Sakota? Se lo avessimo avuto da luglio, non saremmo a parlare di questa classifica"

Fernando Marino, presidente della Happy Casa Brindisi, parla con SportMediaset del momento del team dopo il successo sul campo di Pesaro.

“Questa vittoria ci dà autostima, ci dà fiducia, ci dà la netta sensazione che ce la possiamo giocare da qui alla fine del campionato”.

“È inutile negare: abbiamo perso quattro partite all’ultimo istante, all’ultimo secondo, sarebbe bastato di quelle quattro vincerne due e avremmo affrontato la gara di Pesaro addirittura con un altro tipo di atteggiamento e probabilmente saremmo andati lì ancora più sicuri di poterla portare a casa. Invece questo ci ha portato a dover giocare la partita dell’ultima spiaggia e per fortuna è andata bene”.

Si è fatto un’idea precisa su cosa non sia andato per il verso giusto fin qui? “È chiaro: sono stati fatti degli errori durante l’estate. Quando purtroppo si arriva a dover cambiare un allenatore dopo poche giornate di campionato, è palese che ci siano stati degli errori su quel tipo di scelta, sul tipo di preparazione atletica fatta durante il periodo estivo. Abbiamo avuto tantissimi infortuni, ma tantissimi muscolari. Sicuramente l’estate non ha portato il lavoro che avremmo sperato di ottenere e non ha pagato i dividendi”.

Come giudica il lavoro di coach Sakota? “Se lo avessimo avuto da luglio, non saremmo a parlare di questa classifica”.

Quali qualità dovrà mettere in campo Brindisi per arrivare alla salvezza? “Testa, cuore, passione e tanta, tanta difesa. Questa è la ricetta secondo me per poterci salvare. E poi io credo che abbiamo pagato tanto dazio alla dea bendata. Spero che dopo l’ultima sconfitta interna contro Napoli, dove perdiamo la partita per una tripla di tabella da metà campo, qualcosa possa girare anche verso di noi”.