Givova Scafati, conferma in regia: il play italiano è Diego Monaldi

Givova Scafati, conferma in regia: il play italiano è Diego Monaldi

Monaldi: "Non vedo l’ora di iniziare con la stessa maglia, la stessa grinta e la stessa voglia di vincere che ci ha sempre contraddistinto"

La Givova Scafati ufficializza la riconferma dell’atleta di nazionalità italiana Diego
Monaldi, che sarà il playmaker del team che affronterà la prossima stagione di serie A 2022/2023.

Alto 185 cm per 78 kg di peso, il giocatore del 1993 è stato uno dei protagonisti indiscussi
della promozione recentemente conquistata, grazie ai suoi 9,5 punti e 3,6 assist di media in
stagione regolare, ma soprattutto per le sue qualità di leadership in campo, oltre alla capacità di
assumersi responsabilità importanti nei momenti chiave di ogni incontro, con rendimento
sempre costante.

Nella stagione recentemente conclusa ha dimostrato di essere la classica combo guard
(capace di giocare playmaker e guardia tiratrice) in grado sia di attaccare il canestro che di
costruire il gioco e mettere i compagni in condizione di segnare. Potrà giocare al fianco di Stone
e degli esterni statunitensi, grazie alle sue caratteristiche fisiche e tecniche, che gli permettono
di portare equilibrio in un back court prettamente offensivo, o di essere lui stesso all’occorrenza
la prima opzione in attacco. Velocità, trattamento di palla e visione di gioco sono i punti focali del
suo gioco, che gli hanno permesso di rendersi pericoloso in transizione, creandosi spazi per
arresti, tiro da tre e penetrazioni.

Dichiarazione dell’atleta Diego Monaldi: «Sono estremamente contento di proseguire
questo percorso con la società di Scafati. Sono felicissimo per la stima e la fiducia riposta in me da
sempre sia dalla società che dall’allenatore. Dopo una stagione così esaltante ed una promozione
conquistata sul campo è ancora più bello riprendere il cammino insieme. Non vedo l’ora di iniziare
con la stessa maglia, la stessa grinta e la stessa voglia di vincere che ci ha sempre contraddistinto».