Giovanni Veronesi (Banco di Sardegna Sassari) ha ottenuto la palma di miglior italiano del nono turno di campionato superando nelle votazioni Bruno Mascolo (NutriBullet Treviso) e Andrea Pecchia (Dolomiti Energia Trentino).
La vittoria contro la Pallacanestro Trieste è stata una boccata d’ossigeno importante per la compagine allenata da coach Nenad Markovic, ma soprattutto ha dimostrato quanto la classifica, talvolta, possa essere bugiarda. I sardi hanno probabilmente ottenuto risultati sotto le aspettative, complici però anche le grandi prestazioni delle avversarie e quel pizzico di sfortuna che non vuole essere un alibi, solo uno spinoso dettaglio. Il roster a disposizione è di qualità, dai fedelissimi ai nuovi arrivati, da chi lo spazio se l’è guadagnato con il tempo a chi ancora deve guadagnarselo. Su tutti spicca il classe 1998, la cui partita di domenica è tutto fuorché casuale, anzi è il frutto di un lavoro costante e di una maturazione che lo sta portando a diventare una delle pedine fondamentali della sua squadra. I suoi 35 minuti spesi sul parquet hanno parlato a voce altissima e ci hanno detto una verità: 24 punti costruiti principalmente con un 6/11 da dietro l’arco, a cui ha aggiunto 3 rimbalzi, 2 assist, 1 recupero e 1 stoppata per un totale di 25 alla voce valutazione; secondo successo di fila al PalaSerradimigni, il terzo nelle ultime quattro gare disputate tra le mura amiche.
“Nell’ultimo mese ho avuto più minutaggio, io stesso ho cercato di farmi spazio. Sapevamo che questa partita era da vincere, serviva per la nostra squadra, serviva per la situazione in cui siamo. Io cerco sempre di dare il meglio, oggi i tiri sono entrati e per questo è andata bene così. Sapevamo che la partita sarebbe stata improntata sull’attacco e sulla spinta offensiva, siamo stati bravi secondo me a tenere duro fino alla fine; nel secondo quarto abbiamo combattuto per prendere anche tanti rimbalzi offensivi e così anche siamo riusciti a portarla a casa. Spero che questa vittoria ci possa dare il “la” anche per le partite in trasferta: martedì abbiamo la partita con Bilbao, dobbiamo ricaricare subito le energie e poi appunto testa a Venezia” queste le dichiarazioni di Giovanni Veronesi ai microfoni di DAZN al termine della partita vinta dal Banco di Sardegna Sassari contro la Pallacanestro Trieste. La volontà di invertire la tendenza, conquistare un successo anche nelle gare esterne, dare nuova linfa ad un percorso tortuoso che ha portato più alti in FIBA Europe Cup e più bassi in campionato. L’atteggiamento del lungo lombardo è quello positivo di chi vuole migliorarsi giorno dopo giorno e aiutare in qualsiasi modo la sua squadra a risalire la china, ben sapendo anche delle difficoltà di inizio stagione a livello di infortuni, come dichiarato a Giampiero Marras sul “Corriere dello Sport”: “E al rientro non mi sentivo pronto, mi sentivo indietro rispetto ai compagni. Il coach mi ha parlato, quello che ci siamo detti è meglio resti tra me e lui, abbiamo parlato della fatica mentale che stavo facendo, però mi ha dato fiducia, mi ha dato più minuti e piano piano sono riuscito a prendermi spazio”.
Veronesi ha anche raccontato del salto da A2 a Serie A: “Sinceramente non ho visto grande differenza, il tiratore lo puoi fare in qualsiasi categoria, c’è maggiore intensità ma tutto sommato la maggiore difficoltà è stata nell’adeguarmi al sistema di gioco del coach che è nuovo. Ho dovuto capire come inserirmi al meglio”.
Il nativo di Brescia ha ritoccato il proprio massimo in carriera con i 24 punti segnati dopo i 15 messi a referto la scorsa settimana contro la Virtus Segafredo Bologna; lo stesso ha fatto con le 6 triple (4 quelle segnate nella trasferta di Bologna) e con il 25 alla voce valutazione (aveva chiuso con 14 la gara precedente). Seconda partita consecutiva in doppia cifra, la terza consecutiva in cui è rimasto sul parquet per oltre 10 minuti e la quarta consecutiva da titolare in questa stagione. I suoi numeri e le sue cifre stanno crescendo di settimana in settimana, dove nelle ultime due gare ha una media di 19.5 punti tirando con il 55.5% da tre (10/18), cattura 3.5 rimbalzi, distribuisce 2.0 assist e registra 19.5 di valutazione; in campionato sta tirando con il 50% da tre (14/28), dando sfogo di fatto alla sua dimensione di stretch four e i suoi minuti sono saliti a 13.0 a partita, grazie ai 25.0 di media giocati nelle ultime tre.
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