Gigi Datome: Un conto è dire ho fallito, un altro è essere un fallito

Gigi Datome: Un conto è dire ho fallito, un altro è essere un fallito

Gigi Datome ha rilasciato una bellissima e lunghissima intervista sul QS. Ecco tre sue dichiarazioni

Gigi Datome ha rilasciato una bellissima e lunghissima intervista sul QS. Ecco tre sue dichiarazioni.

SUI PLAYOFF

«Non possiamo dimenticarci che in Supercoppa e Coppa Italia non siamo stati capaci di farci trovare pronti. In campionato il percorso è stato buono, siamo stati solidi. Sappiamo bene, però, quanto i playoff siano un altro discorso. Dobbiamo diventare più bravi a gestire gli alti e bassi. Gli alti dovranno essere maggiori, ma soprattutto durare di più».

SULLA STAGIONE

«Più che gli infortuni semplicemente come problema fisico limitante, il problema maggiore è che non ci hanno mai permesso di trovare un assetto continuo. Paradossalmente ci fossero stati solo due giocatori assenti per tanti mesi sarebbe stato più facile trovare l’equilibrio, invece ogni settimana avevamo una squadra diversa».

SUL CONCETTO DI FALLIMENTO

«Troppo spesso si fraintende la parola. Il fallimento delle aziende vuol dire la morte di esse, nello sport è diverso, è una delusione per non aver raggiunto i risultati. Fallimento non è la parola giusta. Noi siamo giudicati dai risultati, non possiamo cancellarlo. Un conto è dire ho fallito, un altro è essere un fallito. Una sottigliezza di parole che, però, fa tutta la differenza del mondo. Il messaggio è che la sconfitta fa parte del nostro lavoro, non va demonizzata. Se vinci devi confermarti, se perdi vuoi rifarti, la delusione sarà il tuo carburante per ritrovare la vittoria».