Gianmarco Pozzecco ha parlato con basketnews rivelando di essersi scusato con Giannis Antetokounmpo per l’abbraccio dopo il successo sulla Serbia.
Ecco le sue parole: «Ci siamo incontrati il giorno dopo e mi sono scusato, ma ero felice perchè stavamo vincendo sulla Serbia. Lui si è messo a ridere».
Parole al miele per la stella greca: «Di solito non si possono dividere la persona dal giocatore. Se uno è fantastico in campo, lo è anche fuori. Giannis è un esempio perfetto. E’ una persona straordinaria».
Il Poz è tornato sugli ultimi minuti di Eurobasket, dove era nello spogliatoio a guardare la gara con il medico della squadra e un vecchio amico, oggi nei quadri dell’Alba Berlino: «Era strano perché era l’ottavo di finale di EuroBasket, e io ero negli spogliatoi a guardare la partita in tv con il mio amico come se dovessi bere una birra e rilassarmi».
Poi, Giannis: «Ma non era quella situazione. E quando esco incontro il miglior giocatore, Giannis. Stavamo battendo la Serbia… Secondo me, quello è stato probabilmente il momento più alto del basket italiano perché abbiamo battuto probabilmente la miglior Serbia di sempre».
Sulla carta di credito: «Lo feci già ai tempi di Sassari. La diedi a Marco Spissu, poi lui mi chiamò di notte ma stavo dormendo. Il giorno dopo era così arrabbiato perché il pin che gli avevo dato era sbagliato. Ad esempio, il mio pin era 10200, ma l’ho dimenticato e gli ho detto 10210. Due giorni fa è successo lo stesso. Marco ha chiamato il mio assistente e gli ha detto: “quel figlio di puttana ha sbagliato di nuovo”. Ho detto che non è possibile! Ha funzionato la seconda volta che hanno provato a pagare con la mia carta».
Comunque massima serenità dopo la rivelazione di Spissu sui soldi spesi: «Non so. Mia moglie ancora non mi ha chiamato, quindi non avranno speso molto».
L’inviato di basketnews chiede poi a Pozzecco come mai il basket non fosse in prima pagina dopo il successo sulla Serbia (in realtà c’era un piccolo richiamo, ndr): «Bella domanda. Posso assumerti come direttore della Gazzetta dello Sport? Tutti amano il calcio nel nostro paese. Lavoriamo in quella direzione. Vogliamo mostrare al nostro Paese che deve seguirci. Ma in Italia sono considerato come un clown. Questo non è facile».
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