Gianmarco Gulini: Ristopro, possiamo superare le difficoltà

Gianmarco Gulini: Ristopro, possiamo superare le difficoltà

La Ristopro è a lavoro verso la partita di domenica a Latina, un confronto importante in chiave salvezza

La Ristopro è a lavoro verso la partita di domenica a Latina, un confronto importante in chiave salvezza. I biancoblù, privi di alcune pedine, dovranno stringere i denti e chi avrà ancora un ruolo di prim’ordine nella rotazione è Gianmarco Gulini. Il play-guardia classe 2002, uno dei protagonisti della promozione ottenuta lo scorso giugno, sta giocando 9.9 minuti di media alla prima esperienza in A2 della carriera e contro Cento è stato in campo 23’.

Gianmarco, a livello personale com’è stato questo approccio con l’A2?

«Sicuramente ho notato un maggiore impatto fisico e un ritmo di gioco più elevato. Affrontare in ogni partita due giocatori americani crea ovviamente una differenza rispetto alla B. Nel complesso, però, al di là delle nostre difficoltà, mi aspettavo anche un livello generale più alto».

Rispetto all’anno scorso in B, com’è cambiato il tuo ruolo all’interno della squadra?

«L’anno scorso ero più un giocatore di contorno. Quando entravo in campo, dovevo farmi trovare pronto per tirare sugli scarichi o per un’entrata verso il ferro, perché i creatori di gioco dal palleggio erano innanzitutto Merletto e Marulli. Quest’anno, soprattutto in questo momento dove siamo un po’ decimati, ho di più la palla in mano».

Nella prospettiva di crescita personale, in quale ruolo ti vedi?

«Il ruolo in cui ora mi trovo più a mio agio è guardia. Però, all’interno della mia crescita, so di dover migliorare anche da play, perché può tornarmi utile e perché è un ruolo dove non ci sono più tanti specialisti».

Il momento di squadra non è facile ma il campionato è molto lungo: come affrontarlo?

«Siamo in una situazione precaria a causa delle assenze, è evidente. Domenica, però, la sconfitta è stata causata soprattutto dalle brutte percentuali. Se non fai canestro, è inevitabile andare in svantaggio di tanto. Avessimo avuto una serata normale al tiro credo ce la saremmo potuta giocare fino alla fine con Cento, nonostante appunto avessimo delle assenze importanti. Penso che se troviamo la partita in cui ci riescono le nostre cose e in cui tutti diamo un contributo importante, possiamo trovare un risultato che ci aiuti a superare le difficoltà».