Gallinari e Fontecchio, cosa aspettarci da loro?

Il 24 ottobre ha avuto finalmente inizio la nuova stagione NBA

La nuova stagione NBA dei nostri italiani  

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Il 24 ottobre ha avuto finalmente inizio la nuova stagione NBA, che ci riguarda da vicino, non soltanto perché siamo appassionati di pallacanestro ma anche perché oltreoceano ci sono due nostri connazionali pronti a tenere alto il nome dell’Italia. Ovviamente stiamo parlando di Danilo Gallinari e Simone Fontecchio, che militano rispettivamente nei Washington Wizards e negli Utah Jazz. Il primo è un’ala grande di esperienza dotata di un ottimo tiro da tre punti, il secondo, invece, un’ala piccola in grado di occupare più posizioni difensive e offensive che ha ancora ampi margini di crescita. Insomma, Danilo Gallinari e Simone Fontecchio non potrebbero essere più diversi; eppure le loro caratteristiche potrebbero servire alle loro franchigie che quest’anno puntano a fare bene.

Il Gallo deve ritrovarsi a livello fisico

Sebbene l’NBA sia iniziata soltanto da poche settimane, possiamo già sbilanciarci sulla stagione di Gallinari e Fontecchio. Quale apporto offriranno alle rispettive squadre? Gallinari, essendo reduce da un anno di stop per infortunio, prima di tutto dovrà ritrovarsi sul parquet, non forzando la giocata e centellinando le sue prestazioni. Situazione, quest’ultima, che sembra destinata a essere superata nel breve periodo, considerando i 18 punti messi a referto dal Gallo in 20 minuti contro Charlotte. Al primo minutaggio consistente l’italiano ha già risposto presente. E intanto gli Wizards iniziano a sognare un posto play-off. Un traguardo possibile nonostante la classifica attuale, perché il roster è di qualità e include quel Kyle Kuzma che a Los Angeles hanno snobbato troppo presto. I migliori siti scommesse che si occupano di pallacanestro analizzati e comparati su OddsChecker, piattaforma leader del settore comparazione quote, ricordano come la NBA sia un torneo particolare, dove non mancano i colpi di scena. Come nel 2019, quando i Raptors riuscirono a conquistare l’anello nonostante non fossero favoriti. Chiaro, i Washington Wizards quest’anno non possono aspirare a tanto, ma possono comunque stupire grazie a un Gallinari che, se in forma, potrebbe diventare il più decisivo sesto uomo di tutto il torneo.

L’ex Virtus Bologna deve sfruttare ogni chance

Il 27enne Fontecchio ha dimostrato che in NBA ci può stare benissimo. Inserito nel secondo miglior quintetto degli ultimi mondiali, con le sue prestazioni sta offrendo numeri non trascurabili. Per esempio, questo è stato il suo ruolino di marcia in pre-season: 5,6 punti in 15′, 32% al tiro, 33% da tre, 86% ai liberi e 2,6 rimbalzi. Certo, l’ex Virtus Bologna per venire confermato dagli Utah Jazz, con cui ha un contratto in scadenza, dovrà alzare l’asticella, perché i 10 punti, 5 rimbalzi, 1 stoppata e 1 assist in 18 minuti e 18 secondi contro Indiana non possono bastare. Soprattutto se vorrà acquisire quella fiducia necessaria per ribaltare completamente le gerarchie che lo vedono lottare per un posto con i rookie Hendricks, Sensabaugh, John Collins e Ochaj Agbaji. Sebbene quest’ultimo abbia già fatto vedere buone cose sul parquet, Fontecchio può benissimo tenergli testa. E per farlo dovrà utilizzare le sue armi migliori, ossia fisico e atletismo, sfruttando al massimo i minuti concessi. Considerando che i Jazz dovrebbero lottare per un posto in play-in, vista la concorrenza agguerrita, i margini di errore sono davvero pochi per il nativo di Pescara. Che farà di tutto per restare in NBA, dove vuole giocare ancora per tanti anni. Probabilmente facendo spesso la valigia, come accade ai buoni cestisti che sono spesso protagonisti di più trade.

Italiani nel mirino della NBA. Perché?

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Dopo Vincenzo Esposito, che nel 1995-1996 si accasò con i Toronto Raptors, e Stefano Rusconi, che negli stessi anni indossò la maglia dei Phoenix Suns, gli italiani in NBA hanno iniziato a presenziare costantemente. Oltre a loro abbiamo avuto Bargnani, Belinelli, Datome, e, appunto, Gallinari e Fontecchio. Il primo è un veterano avendo giocato per 12 anni in giro per gli USA, il secondo praticamente è una matricola. Già, ma per quale motivo così tanti italiani vengono chiamati a giocare nel campionato di basket più bello al mondo? Grazie alla loro versatilità e alla loro bravura nel difendere. Caratteristiche, queste ultime, che fanno parte del bagaglio tecnico di Gallinari e Fontecchio, che, ne siamo sicuri, terranno alto il nome dell’Italia nel corso della stagione NBA 2023-2024.