Freeman: “Venire alla Reyer Venezia è stata la mia miglior scelta”

Freeman: “Venire alla Reyer Venezia è stata la mia miglior scelta”

La Reyer Venezia ha presentato il nuovo acquisto, l'ex CSKA Mosca, Allerik Freeman

È tempo di presentazioni in casa Reyer Venezia, prima della partenza per il ritiro di Falcalde il club oro-granata ha presentato la sua nuova guardia tiratrice proveniente dal CSKA Mosca Allerik Freeman.

“Ringrazio il club per avermi voluto fortemente qui a Venezia. Sono arrivato da pochi giorni però sono stato accolto molto bene e ho percepito l’atmosfera familiare che c’è nel club. Nei giorni scorsi ho avuto modo di andare in centro storico e ho percepito l’importanza che ha la Reyer per la città e la cultura cestistica che si vive in città. Darò il massimo, sarò a disposizione della società cercando di raggiungere gli obiettivi e competere in tutti i tornei che dovremmo affrontare”.

 

Cosa l’ha convinta a scegliere la Reyer?

“Sicuramente quest’estate la Reyer è stata la mia miglior scelta per una serie di motivi. Prima di tutto, perché il club ha una cultura della vittoria importante. Negli ultimi anni Venezia si è sempre qualificata tra le prime squadre del campionato italiano e ha vinto due scudetti. Sono contento di essere parte di un progetto speciale. Nel club c’è sempre stata una cultura del lavoro importante, dagli allenatori fino ai giocatori che hanno rappresentato questa maglia. Sono felice di far parte di una società così amibizosa. Credo che in questa stagione, se diventeremo un gruppo speciale, potremo fare molto bene e io potrò crescere e dimostrare il mio valore. Nell’ultima stagione ho centrato la finale per il titolo e negli anni precedenti con un’altra squadra sono ci sono andato vicino, giocando molte partite di playoff. Per me è molto importante far parte di un gruppo e di una cultura vincente perché credo di poterne beneficiare. Per questo cercherò di contribuire per qualcosa di speciale”.

 

Cosa pensa del roster della Reyer e del campionato italiano?

“Il roster che è stato costruito qui a Venezia è uno dei motivi che mi ha convinto ad accettare la proposta della Reyer. Abbiamo un roster di grande qualità, abbiamo la possibilità di arrivare in fondo in EuroCup e magari passare nella competizione superiore. La squadra è composta da tanti giocatori che hanno disputato tante partite di Eurolega e che hanno già affrontato giocatori molto forti che compongono i roster di Milano e Virtus Bologna, che sono contender ovviamente fortissime, però credo che possiamo competere con loro. Dobbiamo cercare di diventare squadra ed essere un’unica cosa perché questo deve essere il nostro valore aggiunto per arrivare a toglierci grandi soddisfazioni”.

 

Sul pubblico.

“L’anno scorso ho giocato al Taliercio con Bursaspor quando c’erano ancora le restrizioni a causa della Pandemia, quindi non ho potuto assaporare il calore del Taliercio al 100%. Sono sicuro che i tifosi ci daranno una mano. Lo scorso anno, quando ho giocato in Turchia, ho avuto modo di giocare in palazzetti sempre pieni e sempre caldi, è stata un esperienza molto gratificante per i giocatori perché il pubblico ti dà molto ritmo, energie e ti permette di fare uno sforzo extra in difesa che ti permette poi di vincere le partite”.

 

Come ha vissuto la situazione a Mosca dopo l’esclusione del CSKA dall’Eurolega a causa del conflitto in Ucraina?

“Sicuramente per me, come per qualsiasi altro atleta che giocava in una squadra russa, è stata una situazione sfortunata e brutta. È stato un dispiacere anche perché è una situazione che non centra nulla con lo sport e il basket. Quando ero in Russia ed è esploso il conflitto, io e gli altri giocatori ci siamo concentrati solo sulla pallacanestro. È chiaro che il livello di una competizione si alza quando tutti possono competere”.

 

Le prime impressioni su coach Walter De Raffaele.

“È un allenatore molto diretto e questo mi è piaciuto molto. Ovviamente ho parlato tanto con lui e ho avuto modo di analizzare e vedere come giocava la Reyer nelle passate stagioni e devo dire che il sistema del coach si addice molto alle mie caratteristiche. Le guardie, come me, nel suo sistema hanno molta libertà di giocare in pick and roll in isolamento così come le spaziature create favoriscono il gioco degli esterni. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare sul campo e di seguire i suoi dettami”.

 

L’esperienza in Eurolega con l’ASVEL.

“Nella mia prima esperienza in Eurolega con l’ASVEL ho dovuto adattarmi al gioco che ho trovato in quel team. Questo mi ha insegnato una cosa molto importante: quando sei dentro una gruppo di giocatori con tanto talento devi fare il lavoro che ti chiede la squadra e soprattutto essere affidabile in ciò che fai. Questo sarà il lavoro che dovrò fare anche alla Reyer perché abbiamo tanti giocatori forti e tanti che possono essere protagonisti in partite diverse. Quindi dovrò essere utile e affidabile in ciò che mi sarà chiesto di fare dando il mio massimo contributo con la concentrazione e il rispetto del piano partita. Quando si approda in grandi squadre, tutti i giocatori possono dare qualcosa e io dovrò fare la mia parte”.