Frank Vitucci: Siamo stati encomiabili dal punto di vista dello sforzo e dell’applicazione

Frank Vitucci: Siamo stati encomiabili dal punto di vista dello sforzo e dell’applicazione

Frank Vitucci, coach della Nutribullet Treviso, commenta così il ko con Olimpia Milano al Palaverde

Frank Vitucci, coach della Nutribullet Treviso, commenta così il ko con Olimpia Milano al Palaverde.

Vorrei esprimere un pensiero affettuoso per Ettore Messina e Laura, colpiti da un lutto; un abbraccio affettuoso da parte mia. Passando alla partita, abbiamo compiuto un grande sforzo e siamo stati efficaci nel confronto con Milano, in particolare nel primo quarto dove abbiamo eccelso, mentre abbiamo incontrato difficoltà nel secondo, soprattutto in attacco. I restanti due quarti sono stati piuttosto equilibrati. I numeri sono stati molto simili tra le due squadre; la vera differenza l’ha fatta l’efficacia nei rimbalzi offensivi, particolarmente quelli decisivi nel secondo quarto e nel finale, come quello di Tonut, che hanno concesso loro nove punti preziosi. Invece, abbiamo trovato difficoltà nei secondi tiri.

Dal punto di vista statistico, le differenze sono minime, il che dimostra che sono stati dettagli marginali a fare la differenza. Devo lodare i miei giocatori per lo sforzo e l’impegno dimostrati; avremmo dovuto essere un po’ più precisi, considerando anche la qualità dell’avversario, l’Olimpia. È fondamentale per me vedere nei miei giocatori questo spirito combattivo, questa aggressività e questa voglia di lottare e vincere, qualità che dovremmo esibire costantemente, specialmente nella fase finale del campionato”.

Treviso è partita con Harrison, Paulicup, Robinson, Olisevicius  e Bowman:Per le prossime partite? Sì, stiamo considerando un quintetto specifico. Questo può rivelarsi un’arma efficace contro squadre di alto calibro, poiché rompe la prevedibilità e crea difficoltà, come dimostrato nel primo quarto. Nonostante ciò, non è una strategia sostenibile per l’intera durata della partita. Coloro che sono stati chiamati in campo hanno compiuto un buon lavoro; alcuni avrebbero potuto fare di più, ma preferisco non entrare nei dettagli individuali.”.