Matteo Gentilini è stato ospite ieri di Vitamina Effe su Radio Nettuno Bologna Uno.
Torni in Fortitudo dopo una estate particolare. “Sono molto contento di essere ritornato. A inizio estate c’era stato qualche problema di comunicazione, cose che poi si sono messe a posto e ora sono qua. E voglio dire che la stima nei confronti di Stefano Tedeschi non è mai venuta a mancare, ma nella prima cordata c’era personaggi che io non conoscevo e di cui non mi fidavo.”
Hai nuovi ruoli. “Sono molto carico, ho voglia di far bene, vedo una armonia tra i soci e ottima organizzazione. Sono veramente contento, e pensavo che comunicare con tutti e sette i soci fosse più difficile, invece qua si sbattono tutti”
La situazione del Consorzio? “Io sono meccanico e quadrato, mi piace dare i numeri esatti senza raccontare favole. A fine luglio, quando c’è stato il passaggio di proprietà, c’erano 32 consorziati attivi e 10 non attivi, ovvero 32 rimasti presenti e che pagano le quote, 10 che pagano solo l’iscrizione e che quindi non hanno nè logo nè abbonamento. Altri 3 non hanno rinnovato e uno ha chiuso l’attività, quindi siamo a 28. Qualcuno è in rampa di lancio, speriamo di arrivare a 40. Io lo scorso anno sentivo cifre sui 50, ma i consorziati non attivi per me non vanno calcolati: il Consorzio serve a pagare i mutui fatti negli anni scorsi e a sostenere finanziariamente la Fortitudo. L’obiettivo è quello di non contrarre ulteriori debiti con altri finanziamenti.”
Dagli abbonamenti quanto si è incassato? E ci sarà modo di intervenire sul mercato per provare la promozione? “Li stiamo ancora finendo, posso dire che siamo sul milione, più o meno. Non siamo qua per vivacchiare, come ha detto il Presidente, o dichiarare che non vogliamo tornare in serie A. Se ci sarà modo di intervenire lo faremo, sappiamo tutti che siamo partiti tardi, ma con una sana pianificazione finanziaria dovremo cercare di mettere a posto tante cose. Ma ripeto, se ci sarà bisogno di intervenire lo faremo”
Si è parlato di sensazioni positive, è termine che porta male. “Ho detto che le buone sensazioni sono quelle nei rapporti tra Fortitudo ed SG”
Quanto è stata importante la presenza, come mediatore, di Teo Alibegovic? “Sono stati Stefano ed Andrea Tedeschi a farmelo conoscere di persona. Lui in estate ha avuto ruolo fondamentale per farmi rimettere al tavolo con loro, direttamente a casa Tedeschi. Io e Stefano abbiamo passato 5′ a parlare di alcune cose, e poi subito a studiare il futuro”
Domenica che giornata è stata? “Teso ed emozionato all’ingresso, poi ne sono uscito contento. Ho visto la difesa asfissiante che è impronta dell’allenatore, pubblico entusiasta, coreografia meravigliosa, 4800 presenti, non potevo chiedere di meglio”
Va bene non fare il passo più lungo della gamba, ma per intervenire servirà qualche finestra di mercato? “La frase ‘non facciamo il passo più lungo della gamba’ lasciamolo alla passata stagione. Intanto vediamo come la squadra si esprimerà, diamo tempo, poi se ci sarà bisogno qualcosa lo faremo”
Quale è il ruolo esatto di Alibegovic? “Al momento è vicepresidente, affiancherà Stefano Tedeschi. Ma ripeto, siamo partiti tardi e tante cose andranno definite. Lui non è solo una icona storica o figurina, è da 42 anni in questo ambiente e ha avuto tanti ruoli. Per me dovrà prendere sempre più potere, sempre e comunque accanto a Tedeschi, colui che ha saputo mettere insieme questa cordata”
A luglio dicevi che c’erano tante cose da fare. Quali sono le più importanti, per non vivacchiare? “Intanto i consorziati devono conoscersi, l’anno scorso facevamo cene con macedonie tra consorziati, sponsor, gente invitata e nessuno sapeva esattamente chi avesse accanto. Questa volta abbiamo iniziato in modo migliore, ci siamo incontrati, ci siamo spiegati, e gli stessi consorziati stessi hanno detto che è stata la prima volta che il contatto è stato ‘forte’. E a Vitamina Effe, così come nel nuovo sito Fortitudo, vorrei che ogni singolo consorziato potesse presentarsi e far capire quale è la sua attività. Dobbiamo fare rete, cosa che l’anno scorso è mancata”
C’è maggiore speranza che qualcuno posso rientrare? “Intanto sono rientrati, sulla maglia – quindi con cifre importanti – tre sponsor che l’anno scorso non ne volevano sapere. E sono certo che altre persone torneranno, specie se i risultati sul campo ci daranno una mano. Speriamo di far entrare altri 4 consorziati, e se a fine anno non arriveremo a 40 vorrà dire che non ho capito niente”
Quanto costerebbe una A1 di medio livello? “Domanda da girare ad Alibegovic. Lui è da anni dentro questo mondo, saprà rispondere”
Notizie di Mancinelli? “Non ne ho idea, chiedetelo a lui”
Ci sarà maggior coinvolgimento con le scuole? “Sulla pagina Instagram siamo passati da 600mila a 900mila visite mensili. Abbiamo una grande lacuna nella fascia di età tra 13 e 17 anni, vuol dire che si è lavorato male nelle scuole, i ragazzini guardano solo l’NBA e se non hanno genitori che fanno innamorare della Fortitudo è fatica che vogliano venire al Palazzo. Dobbiamo tornare nelle scuole, era un mio obiettivo l’anno scorso e nessuno mi ascoltava. Ora mi farò sentire”
La situazione degli impianti di allenamento? “Ci sono tante cose da fare. Foresteria ed impianto sono progetti futuri su cui lavorare, ora su quel lato siamo deboli. Vedremo che esempi ci darà Alibegovic, che ha visto tante cose al di fuori di Bologna”
Il rapporto con SG? “Stiamo parlando e dialogando, abbiamo fatto due presentazioni in Furla, accanto a me domenica c’era Marco Calamai. E’ un rapporto che si sta ricucendo, a differenza di quanto successo nel passato”
Un tuo giudizio sul coach? “Massima stima, siamo andati a cena anche venerdì scorso e mi piace molto come persona. Negli allenamenti si vede un soggetto deciso e concreto, e già domenica si è vista la sua impronta. Questa cosa mi esalta tanto, per le prossime partite vedremo ma con questa difesa per gli avversari ci saranno problemi”
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