Fontecchio: Ritmo e atletismo le principali differenze tra NBA ed Europa, ho lavorato tantissimo

L'ala azzurra ha appena terminato la sua prima stagione in NBA

Simone Fontecchio alla sua prima intervista di fine stagione NBA, una sorta di bilancio dopo le 52 partite disputate con gli Utah Jazz.

“E’ stata una stagione lunga e difficile ma ho imparato molto, credo di essere migliorato nel corso della regular season….All’inizio è stata strana, sembrava che dovesse succedermi qualcosa ogni volta che iniziavo a prendere ritmo. Il COVID, la caviglia…Da lì ho cercato di farmi trovare sempre pronto, poi verso la fine ho iniziato a giocare con più continuità, e questo mi ha fatto guadagnare fiducia e crescere”.

Differenze con l’Europa e aspetti su cui sente di dover lavorare.

“Devo migliorare in tante cose, i rimbalzi, la difesa, anche il tiro…A febbraio ho tirato male e questo in parte mi ha condizionato, ma alla fine ho lavorato tantissimo e ne sono orgoglioso…Le differenze, di sicuro il ritmo, tutti vogliono correre il più possibile su e giù per il campo. Poi l’atletismo, a volte sei libero e credi di poter prenderti il tuo tempo prima di tirare, ma dal nulla arriva il closeout…Me ne sono reso conto da subito ed ho lavorato per velocizzare l’esecuzione del tiro”.

L’impatto con Salt Lake City.

“Ho una figlia di 3 anni che ha già vissuto in 3 nazioni diverse…All’inizio non è stato facile adattarsi ad un nuovo stile di vita, un nuovo ambiente così lontano da casa, ma ora siamo veramente felici di stare qui. Salt Lake City è un ottimo posto per una famiglia, dopo tanti cambiamenti sarà utile anche per la mia crescita restare nella stessa squadra”.