Ferrari: Quando inizieremo a correre ne vedremo delle belle, Petrucci uno degli ultimi veri

Credits Ciamillo-Castoria
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Ferrari: Nelle ultime tre gare di andata possiamo finire terzi come andare in zona retrocessione

Mauro Ferrari, patron della Germani Brescia, ha concesso una lunga intervista alla trasmissione ‘Basket Time 2.0’.

Ne riportiamo alcuni passaggi.

(via BresciaCanestro)

“Abbiamo iniziato questa stagione gattonando, ora stiamo camminando, quando cominceremo a correre vediamo cosa potremo fare anche con Nikolic, Petrucelli e poi anche con un Caupain in più. Sono convinto che possiamo divertirci, ne vedremo delle belle. Facciamo parte di una classifica dove, nelle prossime tre partite e quindi in chiave Final 8 di Coppa Italia, ti puoi ritrovare terzo in classifica come in zona retrocessione”.

I progressi di Massinburg.

“Non era guardabile, come non lo era Caupain nelle prime partite, ora CJ è un giocatore affidabile che segna e difende pure. Merito del programma di lavoro di Magro. I nuovi hanno bisogno di entrare in sintonia poi i risultati arrivano. Non sono riuscito a vedere la gara con Bursaspor perchè ero fuori per lavoro, ma tutti mi hanno detto che siamo stati perfetti”.

Sempre dell’idea che Coach Magro arriverà al livello di Ettore Messina?

“Anche meglio, dato che è ancora molto giovane. Ci vuole un po’ di fortuna, ma se perdi come con Pesaro all’ultimo secondo non è solo sfortuna perchè non devi arrivare lì. Sono sicuro che sentiremo parlare di Magro a livelli molto più alti di dove è adesso. Io non so quanto potrò ancora fare pallacanestro a Brescia, mi auguro per tanto tempo, ma non può essere per sempre come voglio io, sono comunque sicuro che lui farà una grande carriera perchè è un perfezionista che cura benissimo i dettagli. Ha solo un difetto: non ha il dono della sintesi…”.

Gianni Petrucci.

“E’ uno degli ultimi veri. Chi dice che è troppo attaccato alla poltrona è solo invidioso. Dobbiamo ringraziarlo perchè se c’è Pallacanestro Brescia è grazie a lui, con il “lodo salva città” ci ha permesso di fare un’operazione tecnico-fiscale-giuridico-sportiva con cui abbiamo creato per la prima volta in Italia il passaggio del titolo sportivo. Sa come muoversi e dove arrivare per il risultato finale”.