EuroLeague sul caso “barba” dell’arbitro Barth: Le nostre scuse sono state accettate in aprile

Ha suscitato clamore l’intervista rilasciata da Benjamin Barth, arbitro tedesco, al Frankfurt Allgemeine il 5 marzo scorso

Ha suscitato clamore l’intervista rilasciata da Benjamin Barth, arbitro tedesco, al Frankfurt Allgemeine il 5 marzo scorso.

La “giacchetta arancione” motivava la sua esclusione da EuroLeague alla sua barba: «Richard Stokes (Senior Director of Officiating della EuroLeague) mi ha detto che i coach ed i direttori sportivi non amano la mia barba e si sono lamentati».

La risposta di EuroLeague è arrivata in una nota inviata a BasketNews: «I requisiti informali relativi a barba e ad altri elementi visibili del corpo sono stati una pratica comune in diversi sport per molti anni. Tuttavia, questi requisiti sono chiaramente obsoleti e non rispondono ai valori rappresentati da Euroleague Basketball».

Dunque, ecco le scuse: «La raccomandazione fatta al signor Barth è stata un errore, le nostre scuse risalenti al mese di aprile sono state accettate».

E ancora: «Inoltre, il signor Barth è stato informato che Euroleague Basketball non applicherà alcuna misura iniqua in futuro. Discriminazioni di qualsiasi tipo dovute all’aspetto fisico non sono accettabili e non possono impedire a nessun individuo di lavorare in alcun campo, compreso l’arbitraggio ai massimi livelli».