Immensa Virtus Bologna: sbancata la Stark Arena. Partizan battuto

Immensa Virtus Bologna: sbancata la Stark Arena. Partizan battuto

La Virtus chiude l'anno con l'ennesima impresa di Eurolega: battuto il Partizan, che perde per la seconda volta tra le mura amiche.

La Virtus chiude l’anno con l’ennesima impresa di Eurolega: battuto il Partizan, che perde per la seconda volta tra le mura amiche.
Partita fatta di strappi per la maggior parte del tempo. La Virtus regge mentalmente alle spallate del Partizan e alla fine si porta a casa una partita molto complicata. Ottimo l’apporto della squadra, ma in particolare molto bene Lundberg e Belinelli.

Primo quarto

I padroni di casa partono aggressivi in difesa per poi affidarsi a PJ Dozier con palla in mano in fase offensiva. La Virtus si difende bene grazie agli ottimi aiuti difensivi di Dunston, mentre in attacco litiga un po’ con il ferro, ma sempre con possessi ben costruiti.
Verso metà della frazione Dunston commette il secondo fallo, quindi esce e da spazio a Cacok. L’americano inizia bene lottando a rimbalzo e conquistandosi seconde chance offensive che portano il risultato sul 7-12.
Il Partizan reagisce con una mini reazione di Punter, che ha subito tanta pressione già dal primo minuto, ma la Virtus non si disunisce e in un amen Shengelia illumina con due assist per piazzare il parziale per il 10-19 a 2′ dalla fine.
Nelle ultime azioni il Partizan tira fuori dal cappello un paio di giocate di puro talento da parte di Nunnally e Dozier tornando appena dietro agli avversari di sole 5 lunghezze.

Secondo quarto

Nunnally torna in campo con la stessa faccia del primo quarto e in pochi minuti arriva a 10 punti realizzati, ma la Virtus non molla e tira fuori ottime cose dal secondo quintetto. Cacok si fa vedere in aiuti difensivi, Abass segna due triple importanti e Lundberg fa 5 punti filati, quindi ennesimo strappo della partita con la Segafredo che sale sul 25-34.
Gli ultimi minuti del primo tempo sono molto caotici con ritmi davvero alti e tanti fischi arbitrali. Per i serbi è Jaramaz ad inventare qualche giocata cercando anche di sopperire all’assenza di Avramovic.

Terzo quarto

Nella ripresa la Virtus sale fino al +13 con le forze fresche del primo quintetto. I padroni di casa tornano a farsi sentire rimontando per l’ennesima volta una partita fatta di strappi con Punter e Nunnally tra i protagonisti; si torna sul +4 Virtus, 45-49.
La Segafredo ha accumulato molti falli con Cordinier e Dunston già aggravati da 3 e come se non bastasse a 2’50” dalla fine brutto infortunio di Hackett. Ora l’inerzia è tutta dalla parte dei serbi, ma a 1′ dalla fine del quarto Dozier commette un fallo ingenuo su Cacok a 5 decimi dalla fine del possesso, poi gli viene sanzionato un fallo tecnico quindi in un amen commette quarto e quinto fallo finendo la sua partita.
Al posto di Dozier entra Jaramaz, protagonista già di un ottimo primo tempo, che subito infila la tripla del -4.

Quarto quarto

La Virtus pesca subito una tripla di Lundberg e un sottomano di Abass, ma dall’altra parte risponde colui che meno aspetti, ovvero Kaminsky, che dopo un terzo quarto nascosto esce con 5 punti filati.
A 5′ dalla fine torna sul parquet anche Hackett e come se nulla fosse forza un arresto e tiro in un momento fondamentale.
Nell’azione successiva arriva ancora una volta un canestro di Kaminsky che arriva a quota 10 punti, tutti nell’ultimo quarto.
Negli ultimi minuti le squadre vanno avanti punto a punto. A 1′ dalla fine la Virtus è a +1. Shengelia perde palla e in transizione il Partizan sbaglia la tripla con Leday, ma il rimbalzo lo prende Caboclo che però commette sfondamento sprecando un tiro facile da sotto canestro.
Si rimane sul 72-73 con possesso Virtus. A 20″ dalla fine Lundberg si inventa un canestro galleggiando in area e porta i suoi sul possesso pieno di vantaggio. A 10″ Cordinier spedisce Punter ai liberi, 2/2. Si torna quindi sul +1 Virtus.
Ora è fallo sistematico per i ragazzi di coach Obradovic e Jaramaz lo commette su Belinelli, ma anche lui fa 2/2.
In uno scenario identico Pajola commette fallo su Punter e lo manda ai liberi, ma l’americano mette il primo e sbaglia il secondo. A rimbalzo Lundberg la devia fuori e affida al Partizan 3″ per il possesso decisivo. Kaminsky tira da 3, ma sbaglia: vince la Virtus 75-77.