Si è concluso nella tarda serata di lunedì a Barcellona il lungo e cruciale Board dei 13 soci azionisti di EuroLeague Basketball. Al centro della maratona iniziata alle 15 la crescente influenza del progetto NBA Europe, illustrato anche dal Segretario generale della FIBA, Andreas Zagklis, alla presenza (in video) del presidente di FIBA Europe, Jorge Garbajosa.
Il fronte di EuroLeague non è compatto. Non c’è alcuna unità d’intenti, come riportato su alcuni media internazionali: se gli azionisti sono 13, e solo 7 garantiscono il loro appoggio dopo questa prima riunione, significa che EuroLeague è squassata ad oggi di fronte al progetto NBA Europe.
Fenerbahçe e Panathinaikos hanno confermato apertamente la loro fedeltà ad EuroLeague, considerata ancora il miglior contenitore per il basket d’élite continentale. Sicuramente ironica la posizione del club greco, che per anni ha paragonato EuroLeague Basketball ad un’associazione mafiosa.
Al contrario, Real Madrid e Barcellona hanno preferito non sbilanciarsi: con la scadenza delle licenze decennali fissata al 2026, entrambi i club, come riportato su Sportando e ROM già tempo fa, sarebbero tra i principali obiettivi della NBA per l’espansione in Europa. Il Barça, in particolare, potrebbe seguire il destino del club blanco in caso di svolta verso il nuovo format NBA.
Secondo BasketNews, e qui sta la notizia più importante per il nostro basket, anche Olimpia Milano e ASVEL Villeurbanne hanno chiesto tempo per completare valutazioni interne e definire la propria posizione. L’ASVEL, in particolare, ha già confermato contatti in corso con il progetto NBA Europe, ma ha ribadito per ora la volontà di restare nella lega.
Secondo BasketNews, sette dei tredici soci hanno già firmato l’impegno formale per restare in Eurolega, mentre altri quattro club potrebbero completare il processo nei prossimi giorni.
La riunione ha trattato anche l’ampliamento a 20 squadre dalla stagione futura e l’eventuale distribuzione di nuove licenze triennali. Altro nodo cruciale: la trattativa con BC Partners. Il fondo di investimento britannico ha illustrato il proprio piano, mostrando interesse a entrare nel capitale della lega, ma solo se almeno 11 soci firmeranno un impegno vincolante.
In un clima di trasformazione del basket europeo, la Eurolega cerca una risposta compatta alla minaccia (o opportunità) rappresentata dall’NBA Europe. Risposta compatta che ancora non c’è.
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