Ettore Messina: Una vittoria importante, visto il momento e le difficoltà

Ettore Messina: Una vittoria importante, visto il momento e le difficoltà

Le parole di Ettore Messina in sala stampa, dopo la sfida contro la Virtus

Le parole di Ettore Messina in sala stampa, dopo la sfida contro la Virtus: “Una vittoria importante, visto il momento e le difficoltà che stiamo attraversando. Voglio ringraziare il pubblico. La squadra ha giocato con cuore e grinta. La partita era iniziata male, poi la pressione a tutto campo e l’aiuto di Bortolani, Ricci e Flaccadori hanno cambiato la partita. Siamo partiti bene nel secondo tempo, poi è tornato un po’ lo spettro della sconfitta, però abbiamo continuato a combattere ed abbiamo avuto un pizzico di lucidità in più nel finale”.

Come combattere lo spettro della sconfitta? “Ci stiamo provando. Credo sia importante battere una grande rivale come la Virtus. Poi speriamo Billy possa darci una mano, perché lui ha la tranquillità di capire quando tirare. Quando andiamo in difficoltà tiriamo subito o siamo passivi, su questo bisogna lavorare. Ci è chiaro dov’è il problema, dobbiamo riuscire a risolverlo. Non è facile, ci vuole mente fredda. Oggi, uno dei nostri giocatori più importanti, Shields era stanchissimo. Alla fine ha fatto cose importantissime. Non sai mai se un giocatore di quel livello lo aspetti o lo lasci fuori perché non è in giornata, ci vai a sensazione“.

Il momento difficile e la rimonta subita: “Quei quattro minuti ci hanno messo in un’ansia enorme. Però dobbiamo partire dal presupposto che andiamo avanti con queste buone squadre e questo dovrebbe darci qualcosa. Ricordo la bruttissima partita col Maccabi, eravamo comunque avanti a metà del terzo quarto. Bisogna imparare a gestire questi momenti”.

La prova di Ricci: “Una partita importante sul piano della presenza e della voglia di fare“.

Il quintetto operaio di una parte della gara: “Può essere una ragione in futuro per metterli insieme. Non è così strano il quintetto, forse l’unico è Bortolani. Però avevo bisogno uno che tirasse, perché Belinelli si stava riposando in difesa e dovevo metterlo in difficoltà”.