EBW 2023 Qualifiers, il percorso netto delle Azzurre da Piestany a Friburgo

EBW 2023 Qualifiers, il percorso netto delle Azzurre da Piestany a Friburgo

Percorso netto per l’Italia, dunque, rispettando un pronostico che ci aveva inserito in un girone H non insormontabile e primo posto assoluto nel Ranking totale dei Qualifiers

Da Piestany a Friburgo, passando per Faenza, Napoli e Luxembourg City. Il viaggio della Nazionale Femminile verso l’EuroBasket Women 2023 si è concluso ieri sera in Svizzera, a meno di tre ore dal confine con l’Italia, ed è stato un viaggio lungo e faticoso ma piacevole.

Perché quando si vince il mondo è più Azzurro del solito.

Percorso netto per l’Italia, dunque, rispettando un pronostico che ci aveva inserito in un girone H non insormontabile e primo posto assoluto nel Ranking totale dei Qualifiers, dal momento che il 6-0 è stato accompagnato da un’eccellente differenza canestri (+116 senza tenere conto delle sfide con la Svizzera, quarta classificata e dunque esclusa dal confronto con gli altri gironi).

In realtà le Azzurre hanno ipotecato la qualificazione già a Piestany, all’esordio nel girone giocato a novembre 2021, quando nonostante le assenze (Cubaj, Andrè, Fassina, Spreafico e Penna tra le altre) riuscirono a recuperare 12 punti chiudendo con un clamoroso 8-0 negli ultimi 23 secondi.

Da lì in avanti il girone H è stato tutto in discesa: nei tre successivi impegni casalinghi, tra Faenza e Napoli, il passivo complessivo rifilato a Lussemburgo, Slovacchia e Svizzera è stato di 104 punti, quasi 35 di media. Partite non impossibili rese facilissime dalla “faccia giusta”.

Primo posto blindato già dalla seconda finestra, brave le Azzurre a tenere costantemente alte energia e concentrazione anche all’interno di impegni abbordabili, sulla carta. Ad eccezione dell’incolore primo tempo di Friburgo.

L’8 marzo Lubiana ospiterà il sorteggio dell’Europeo e con ogni probabilità l’Italia sarà inserita in seconda fascia dietro a Francia, Spagna, Belgio e Serbia: rispetto all’edizione del 2021 oltre a Russia e Bielorussia (escluse dalla FIBA per il conflitto in Ucraina) mancheranno Svezia, Croazia e Bosnia Erzegovina. Al loro posto Israele, Germania, Gran Bretagna, Lettonia e Ungheria.

Tre gironi si giocheranno a Lubiana e uno a Tel Aviv ma al di là degli accoppiamenti e degli incroci che certamente potrebbero condizionare il risultato finale, alle Azzurre verrà chiesto di salire l’ultimo gradino, quello che nelle ultime tre edizioni ci ha impedito di arrivare a dama pure all’interno di competizioni nelle quali l’Italia ha sciorinato sprazzi di grande pallacanestro. Giova ricordare il precedente del 2021 quando la squadra di Lino Lardo all’esordio dominò la Serbia, poi vincitrice di quell’Europeo, prima di cedere al supplementare.

Chi da Lubiana tornerà con un posto tra le prime sei potrà continuare a sognare il sogno olimpico. Quel sogno che a livello Femminile all’Italia manca dal 1996.

Quello di coach Lardo è un gruppo giovane ma con una discreta esperienza alle spalle: in questo raduno 10 Azzurre delle 14 convocate sono nate dopo il 1995, il discorso si amplia con le infortunate Mariella Santucci (1997) e Lorela Cubaj (1999).

Proviamoci.

Le 16 qualificate:
Italia
Israele (Paese ospitante)
Slovenia (Paese ospitante)
Belgio
Francia
Germania
Gran Bretagna
Grecia
Lettonia
Montenegro
Repubblica Ceca
Serbia
Slovacchia
Spagna
Turchia
Ungheria