Mitchell ed il razzismo fuori dal campo nello Utah: Al palazzo tifavano per me, fuori l’opposto

Mitchell ammette di stare meglio a Cleveland dove la popolazione di colore è più ampia rispetto allo Utah

Donovan Mitchell ha parlato anche di presunto razzismo nei suoi confronti a Salt Lake City.

Mitchell ha ammesso che alcune tensioni razziali lo hanno allontanato dallo Utah, soprattutto per situazioni vissute fuori dal campo.

“Mi trovo meglio, al 100% a Cleveland. Non voglio mentire. Non è un segreto che nello Utah ho vissuto tante situazioni fuori dal campo. Delle situazioni che mi hanno svuotato. Perché non è normale che al palazzo tifi per me e poi fuori è tutto l’opposto. Non dico ogni tifoso, ma credo che siano state tante le situazioni. Un senatore dello stato dello Utah (Stuard Adams) ha detto che dovrei essere più acculturato sulla storia delle persone di colore. Vedere bimbi di colore bullizzati per il colore della pelle. Vedere una bimba (Isabella Tichenor) impiccarsi perché bullizzata” ha detto Mitchell, ora ai Cavaliers. “Succedevano una cosa dietro l’altra. Non è l’unico posto in cui accadono certe cose. Ma per me, essere una persona a favore della eguaglianza delle razze ma subire tante pressioni nel corso degli anni, è stata davvero dura”, come riportato da Marc J. Spears.

Mitchell ha anche parlato del suo difficile rapporto con Rudy Gobert.