Doc Rivers: Essere qui è un sogno, ho un gruppo affamato. L’obiettivo è il titolo

Rivers ha firmato con i Bucks un accordo fino al termine della stagione 26-27 per un valore totale intorno ai 40 milioni di dollari

In una mossa audace per affrontare le alte aspettative della stagione, i Milwaukee Bucks hanno deciso di licenziare Adrian Griffin per puntare sull’esperienza di coach Doc Rivers, a sua volta reduce da delusioni playoff sia con i Philadelphia 76ers che con i Los Angeles Clippers.

Il nuovo coach farà il suo debutto lunedì, quando i Bucks inizieranno un tour di cinque partite ‘on the road’ contro i campioni in carica, i Denver Nuggets.

Per Rivers si tratta di un ritorno alle origini, dato che l’ex Marquette attribuisce gran parte della sua conoscenza cestistica a tanti ex allenatori dei Golden Eagles, come Al McGuire, Hank Raymonds e Rick Majerus.

“Tornare qui, in un luogo che mi ha cambiato come persona, è un sogno,” ha dichiarato Rivers nella sua conferenza stampa introduttiva.

Dopo la separazione dai 76ers, Rivers aveva iniziato questa stagione come analista per ESPN. Tuttavia, l’opportunità di guidare i Bucks per la sua 25ª stagione da head coach NBA era troppo ghiotta per poterla rifiutare.

“Non avrei accettato una qualsiasi squadra, sarei rimasto a Espn se non si fosse presentata l’opportunità giusta”.

Il nuovo staff di Rivers includerà l’ex allenatore dei Memphis Grizzlies e dei Sacramento Kings, Dave Joerger, insieme a Rex Kalamian, già suo collega ai Los Angeles Clippers.

Una delle principali sfide di Rivers sarà migliorare la difesa dei Bucks, che ha subito un regresso significativo dopo la partenza di Jrue Holiday nella trade che ha portato Lillard a Milwaukee.

“La nostra comunicazione difensiva deve essere perfezionata, dobbiamo fare le cose in modo diverso rispetto al passato, dato che Jrue e Dame sono giocatori diversi….Sicuramente ci sono delle modifiche apportare”.

Rivers vanta un record di 1097 vittorie e 763 sconfitte in stagione regolare e un record di 111-104 nei playoff.

“Vincere il titolo è come fare una trasfusione di sangue a tutti i membri dell’organizzazione, e una volta che l’hai fatta, ne vuoi un’altra….E questo è il mio obiettivo. Non so se qui ci sia ancora qualcosa da dimostrare, so solo che il mio obiettivo è il titolo. Se chiedete a Giannis, vi dirà la stessa cosa. O Khris Middleton e Brook Lopez: solo perché ne hanno vinto uno non significa che non vogliano vincerne un altro. E poi c’è Dame vuole vincerne uno….Sì, ho un gruppo affamato”.