Sassari rialza la testa, Cremona sempre più in difficoltà: al PalaSerradimigni finisce 93-89

Sassari rialza la testa, Cremona sempre più in difficoltà: al PalaSerradimigni finisce 93-89

Chi pensava che Sassari fosse in caduta libera, ha dovuto ricredersi: al PalaSerradimigni arriva un successo pesante per il Banco di Sardegna

Chi pensava che Sassari fosse in caduta libera, ha dovuto ricredersi: al PalaSerradimigni arriva un successo pesante per il Banco di Sardegna, che batte Cremona 93-89 in una sfida ad alta tensione e rialza la testa nella corsa salvezza. Una vittoria fondamentale per la Dinamo, che ribalta un avvio difficilissimo e condanna la Vanoli all’ennesima sconfitta, sempre più impelagata nella parte calda della classifica.

Per la Dinamo Sassari sono 21 di Thomas con 14 rimbalzi, 13 per Veronesi e 11 per Cappelletti, Bibbins e Fobbs. Per Cremona 23 di Willis.

L’inizio è tutto di marca ospite. La Vanoli scatta dai blocchi con grande aggressività e precisione al tiro: Owens e Willis colpiscono dal perimetro, Lacey sfrutta l’angolo e, complice una partenza piatta di Sassari, i lombardi volano subito sul 5-18. I padroni di casa reagiscono con carattere: Thomas dà il primo scossone con un gioco da tre punti, Cappelletti infila la tripla del riavvicinamento e il match si riapre. Dopo il botta e risposta tra Bibbins e Burns, ancora Thomas fa la voce grossa nel pitturato, Veronesi completa un controbreak di 12-1 e Sassari opera il sorpasso sul 23-22 alla fine del primo quarto.

Cremona prova a riorganizzarsi nel secondo parziale. Lacey e Bendzius si scambiano triple, Owens continua a trovare spazio in area mentre Zampini e Nikolic regalano nuova spinta alla squadra di Brotto. Bibbins tiene la partita in equilibrio, realizzando e servendo con lucidità, ma Lacey e Willis rimettono Cremona avanti sul +5. Prima dell’intervallo, Cappelletti e Thomas combinano per il -2 (40-42), lasciando tutto aperto in vista della ripresa.

Il secondo tempo è un’altalena di emozioni. Veronesi si accende con tre triple consecutive e tiene avanti Cremona, ma Sassari risponde con il jumper di Davis per il 51-51. La partita diventa una sfida punto a punto, con fiammate continue: Bibbins e Veronesi provano a strappare, Lacey colpisce ancora, ma è la Dinamo a trovare più continuità. Cappelletti e Burns si alternano nei duelli in area, poi ancora Thomas fa la differenza con la sua versatilità, e Weber si sblocca segnando la tripla del 68-65 sulla sirena del terzo quarto.

È la svolta del match. Trascinata da quell’ultimo canestro, Sassari parte fortissimo nell’ultimo periodo: Fobbs piazza due triple, Weber e Tambone allungano il break a 13-2 e la Dinamo scappa via sul +11. Jones prova a dare ossigeno a Cremona con una tripla, Owens e Willis ci mettono il cuore, ma la Dinamo ha ormai il controllo. Tambone continua a martellare, Thomas aggiorna il massimo vantaggio sul +16 e l’ultimo sussulto di Willis e Davis non basta per rientrare. Finisce 93-89, con Sassari che torna a sorridere e Cremona che torna a casa con un altro pesante campanello d’allarme.

Per la squadra di Bulleri è una vittoria che rilancia morale e classifica, soprattutto per il modo in cui è arrivata: rimontando, resistendo e poi affondando il colpo quando contava. Cremona, al contrario, incassa la quarta sconfitta consecutiva, e si ritrova risucchiata nelle sabbie mobili della lotta salvezza.