Fu bello il battesimo, subito in finale, ma da allora Derthona Basket non sorride in Coppa Italia. Fine della corsa nei quarti per i piemontesi, ma con l’onore delle armi.
«C’è rammarico ma purtroppo non abbiamo leadership definita, problema che ci portiamo dietro, questo diventa un problema nei momenti importanti» il commento di Walter De Raffaele in sala stampa, lui che con la Coppa Italia ha un rapporto controverso, tante eliminazioni al primo turno ma anche il trionfo del 2020 poco prima della pandemia.
In effetti, come noto, la mancanza di sprint finale è una dannazione per Derthona, che sta vivendo una stagione tutto sommato positiva (anche in Europa), ma senza quel passetto in più per sognare.
Partiamo dall’elefante nella stanza, la gestione di Leo Candi. Incomprensibile l’assenza del ragazzo nel quarto quarto, ma va detto che è De Raffaele ad azzeccare la mossa. Lanciandolo in quintetto alla palla a due e confermandolo ad inizio ripresa. Raccogliendo dividendi.
Vero che Baldasso colpiva, e non poco, nel quarto quarto, però il ragazzo era caldo e avrebbe aiutato. E qui emergono le parole di De Raffaele. Mancanza di leadership definita. Chi il riferimento?
Si può solo ipotizzare. Christian Vital fa il suo, nel finale commette un errore clamoroso su Ivanovic, ma non può essere crocifisso per questo. Tommy Kuhse merita qualche riflessione in più. Discreti numeri, ma da tempo non pare avere questa squadra in mano.
Top – Leo Candi. 13 punti, e tanta presenza. Poteva essere la sua serata.
Flop – Ismael Kamagate. 11’ disastrosi, bocciatura per il centro francese. Meglio Biligha, altra scelta azzeccata di De Raffaele.
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