De Raffaele: “Con Milano servirà una partita dal livello fisico importante”

De Raffaele: “Con Milano servirà una partita dal livello fisico importante”

Domenica al Taliercio arriva l'Olimpia Milano per sfidare la Reyer Venezia nel big match del 24° turno di Serie A

Domenica pomeriggio (alle ore 17:30 diretta Eurosport 2 ed Eurospor Player) l’Umana Reyer Venezia sarà impegnata nel big match del 24esimo turno in casa al Taliercio con l’Olimpia Milano. Nella consueta videoconferenza coach Walter De Raffaele analizza le insidie della partita:

“Ho poco da dire su Milano: arrivano i più forti, dato corroborato dai fatti sia in campionato che in Europa, quindi per competere con loro servirà una partita di alto livello, perché onestamente non trovo molti punti deboli. Una partita che crea stimoli di per sé e quindi la si prepara senza spingere troppo, perché ogni giocatore vuole confrontarsi con giocatori di un livello più ampio.

Servirà una partita dal livello fisico importante, perché loro sono una squadra che ti impegna in ogni ruolo per 40 minuti, come abbiamo visto anche in Coppa Italia. Da parte nostra cercheremo di competere il più possibile per portare a casa questa partita, ma anche per continuare questa crescita all’interno delle difficoltà che abbiamo, che credo sia uno degli elementi più positivi di questo nostro momento”.

“Dobbiamo continuare a giocare come abbiano fatto nelle ultime prestazioni come con Sassari, Bologna e Trieste, nel senso che c’è questa disponibilità a fare sempre un passo in più, questa attitudine al voler competere, nonostante i tanti problemi avuti per via degli infortuni. Soprattutto questo senso di gruppo e di duttilità tattica che la squadra ha mostrato in ogni partita tenendo presente che da Sassari in poi ne sono successe di ogni. Questo tipo di disponibilità è un aspetto importante per cercare di arrivare a questo finale di stagione nel miglior modo possibile. La sfida d’andata con Milano credo faccia poco testo visto le nostra situazione legata alle tantissime defezioni causa Covid-19; mentre la partita di Coppa Italia ha mostrato certamente di positivo, finchè abbiamo avuto le energie per competere, di avere delle armi per metterli in difficoltà. La parte meno positiva, invece, è stata quella di non stare a livello fisico e di energia per tutti i 40 minuti e soprattutto di non aver risposto nelle difficoltà fisiche a quanto invece Milano sotto quell’aspetto continua sempre a macinare gioco”.

“Ad oggi l’Olimpia è indubitabilmente la squadra più forte del nostro campionato e lo sta dimostrando anche in Europa grazie anche alla loro grande organizzazione. È naturale che l’obiettivo, penso di chiunque sia nelle zone alte della classifica, è quello di riuscire comunque a competere con Milano e possibilmente batterla. Hanno una quantità diversa di variabili da poter inserire in ogni singola partita e quindi è anche difficile poi trovare in ogni sfida una soluzione adeguata. Come detto sono i più forti, ma proprio per questo spinge l’avversario a cercare di fare qualcosa in più e di diverso. Mi riferisco ai giocatori, ma anche a noi dello staff che ci confrontiamo probabilmente con un top team europeo guidato da un allenatore tra i migliori e più vincenti dell’antico continente. Tutto ciò dà dei grandi stimoli e ti porta a fare il massimo per provare a batterli che poi è il senso di questo sport”.

Sulle condizioni dei giocatori.

Bruno Cerella e Gasper Vidmar sono ancora nelle stesse condizioni di Trieste, Michael Bramos prosegue il suo lungo lavoro per recuperare dall’infortunio avuto, Julyan Stone si è allenato regolarmente così come Austin Daye. Abbiamo avuto un problema con Wes Clark, ma credo che sarà della partita”.

Sulla scelta, nella partita con Trieste, di far partire dall’inizio Campogrande e Clark.

“La mia ide era quella di dare un segnale ad entrambi i giocatori che fanno parte di questo gruppo. Una scelta motivazionale, ma anche tecnica per avere un quintetto diverso che venisse dalla panchina, soprattutto per quanto riguarda Luca Campogrande e devo dire che le risposte di entrambi sono state ottime”.

Milano gioca sostanzialmente una sorta di small-ball con uomini si fisici, ma che non superano i 2 metri d’altezza, fatto salvo per Kaleb Tarczewski.

“La stessa Virtus Bologna nei momenti importanti gioca con un lungo -Kevin Gamble- e quattro piccoli con Kyle Weems da quattro. Credo che tutto ciò sia figlio dei tempi, della filosofia, ma anche del modo giocare. L’Olimpia ha un giocatore dominante in Europa come Kyle Hines che non arriva nemmeno a 2 metri di altezza che gioca insieme a Zach LeDay oppure con Gigi Datome. Poi che si debba avere nella faretra un giocatore alla Tarczewski, soprattutto in Europa, che possa avere un peso importante su questo non ho dubbi. Io resto persuaso comunque che il dinamismo dei lunghi la fa da padrona e conseguentemente i quintetti atipici sicuramente pagano perché il gioco è diventato molto rapido e fatto di molte spaziature”.