De Raffaele: “Brescia è una squadra con qualità individuali importanti”

De Raffaele: “Brescia è una squadra con qualità individuali importanti”

Venezia e Brescia scendono in campo per l'undicesimo turno di ritorno di Seria A. Palla a due ore 18:00 (diretta Eurosport Player). Nella partita d'andata, giocata al PalaLeonessa, la squadra lombarda si impose per 71-69

Umana Reyer Venezia che torna in campo domenica al Taliercio per il 26esimo turno di LBA contro la Germani Brescia. Nella consueta videoconferenza coach Walter De Raffaele analizza le insidie della partita:

“Mancano così poche partite alla fine della stagione regolare che ognuna diventa importante. Affrontiamo una squadra secondo me con qualità individuali importanti, certamente affamata di punti. Credo che noi abbiamo l’obbligo di riprendere il nostro percorso, cercando di mantenere attenzione e concentrazione su quello che è il nostro piano partita per 40’ con tutti i giocatori in campo, perché questo ci deve provare a portare a provare ad andare il più avanti possibile. Brescia è una squadra che, dopo i cambiamenti che ha fatto, ha la possibilità di avere diversi assetti, con quintetti un po’ più grandi o molto grandi, come fatto nell’ultima partita con Crawford da “2” e Moss da “3”, o quintetti molto piccoli, andando con Sacchetti e Burns. Quindi una squadra che sotto questo aspetto è abbastanza simile, nell’essere camaleontica, a quello che possiamo fare noi. Mi aspetto una partita molto dura, perché ogni gara ha la sua importanza e come si è visto in questo campionato, che è tutto tranne che normale, ogni situazione, ogni risultato è aperto”.

Sulla condizione dei giocatori.

“Purtroppo abbiamo avuto in settimana un problema sia per Vidmar che per Fotu e non si sono allenati. Decideremo domenica se potranno essere della sfida; per gli atri giocatori nulla di particolare da segnalare”.

Quanto incide l’assenza del pubblico sugli atleti.

“È tutto il contorno che incide in un campionato particolare come quello di questa stagione. L’assenza del pubblico purtroppo è diventata quasi una assuefazione e un’abitudine. Quando andammo  a Kazan in quella “maledetta” trasferta in Russia con 3000 persone, al di là di quello che c’è capitato dopo, giocare con il pubblico ha dato comunque energia. Tutto ciò è un grande dispiacere per i tifosi e gli appassionati che non possono essere presenti, ma anche per i giocatori che, tra virgolette, si stanno appiattendo a questa situazione dove poi è difficile reclutare energia se non all’interno della squadra, con la panchina attiva. Una condizione che da un anno a questa parte non è facile da affrontare. Questo comporta un campionato dove diminuiscono le vittorie in casa e dove sparisce il fattore campo”.