Coach Walter De Raffaele ha presentato in conferenza stampa il posticipo dell’undicesima giornata tra Umana Reyer e Banco di Sardegna Sassari in programma al Taliercio domenica 12 dicembre alle 20.45.
“Incontriamo Sassari, che è certamente una squadra con più qualità rispetto a quel che la classifica mostra, soprattutto alla luce degli ultimi cambiamenti, degli innesti e anche della partita che hanno giocato a Bologna, in cui ha dimostrato la possibilità di essere molto competitiva. Quindi sarà per noi, come sempre del resto con Sassari, una partita affascinante. Una gara dura, perché certamente non siamo in un periodo brillante, ma vogliamo assolutamente fare una partita diversa da quella di martedì, soprattutto per atteggiamento, per attitudine, per energia messa in campo e anche a tratti per coesione, al di là dei problemi che comunque continuiamo ad avere.
Sarà quindi una partita fisicamente impegnativa, per la presenza di Burnell e di Mekowulu, ma anche di giocatori di qualità che non scopriamo di certo noi, come Bendzius e Logan. Però, al di là degli avversari, credo veramente che in questo momento abbiamo la necessità di rivolgerci verso di noi, perché abbiamo bisogno di trovare, al di là di tante parole, una continuità e una presenza fisica che possa darci un’impronta più continua e non così a sprazzi, per poi trasformarla anche in canestri, perché c’è bisogno prima di tutto di fare canestro. Anche se questo è spesso collegato a una condizione mentale: tranquillità che in questo momento viene un pochino meno. Credo invece che dobbiamo avere la serenità di un gruppo che sta lavorando, cercando di trovare la quadra, e quindi la fiducia e la tranquillità, mettendo magari qualche tiro in più, che non guasta, in questo sport”.
Sul campionato equilibrato.
Il campionato sta dimostrando, fatto salvo per Milano e Bologna, un grande equilibrio e lo sarà fino alla fine con qualche sorpresa. Ci sono tante buone squadre ed è sempre difficile vincere in trasferta. Ci sono tanti cambiamenti in corsa, considerando che ci sono anche problemi legati agli infortuni e al Covid che tutte le squadre affrontano e che appiattiscono i valori, senza dimenticare la presenza nelle coppe”
Sulle condizioni di Austin Daye assente nell’ultima partita di EuroCup con Valencia.
“Austin sta leggermente meglio, ma sinceramente non sta ancora bene di conseguenza non so se sarà della partita domenica. L’assenza di Daye, nelle ultime due partite giocate, in una chimica di squadra ci ha fatto fare dei passi indietro perché ci ha costretto a reinventarci sia per l’inserimento di Michael, sia per l’assenza di Austin.”
In questo momento (l’MVP della passata stagione sia con Brescia che con Valencia ha fatto fatica) la situazione che vive Stefano Tonut è più mentale o fisica?
“Credo che come al solito l’80% delle reazioni del fisico dipendono dalla mente”.
Su Tarik Phillip.
“Con Valencia abbiamo provato una rotazione diversa per alzare il quintetto con Stone da play, questo ha portato Tarik ad entrare tardi nelle rotazioni. Sicuramente sta facendo fatica, questo è fuori di dubbio, soprattutto a trovare una connessione con i giocatori. Deve però giocare con più tranquillità possibile perché è all’interno di un gruppo che sta cercando di venirne fuori. Non posso rimproverare nulla al giocatore, per l’atteggiamento, il desiderio e anche l’attivismo quando è in panchina perché partecipa tanto e incoraggia i suoi compagni. Da parte mia c’è amarezza per il fatto che non riesce a far vedere quanto sia un giocatore migliore di quello sta facendo vedere”.
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