Daye: “Con la Fortitudo dobbiamo riscattare la brutta partita giocata all’andata”

Daye: “Con la Fortitudo dobbiamo riscattare la brutta partita giocata all’andata”

Le dichiarazioni di Austin Daye uno dei leader tecnici della Reyer Venezia: "Walter De Raffaele allenatore da Eurolega"

In vista della sfida di domenica pomeriggio che vedrà l’Umana Reyer Venezia affrontare in casa la Fortitudo Bologna abbiamo sentito, tramite videoconferenza, l’ala orogranata Austin Darren Daye:

“Dobbiamo riscattare la brutta partita giocata all’andata. Sarà una sfida ostica, da affrontare con grande attenzione e concentrazione. Non vediamo l’ora di scendere in campo nuovamente.

 Come si trova in questo periodo dove ci sono tante assenze nel reparto lunghi, talvolta costringendola anche a cambiare ruolo?

“Per me non è un problema adattarmi a fare degli aggiustamenti a seconda delle posizioni che ricopro, Quando ero all’high school ho di fatto giocato in tutti i ruoli. Sicuramente si tratta di adattarsi e fare cose diverse, ma a me piace questa caratteristica di essere versatile. Detto ciò, speriamo che i giocatori ancora fuori possano recuperare più velocemente possibile”.

Mancano solo tre partite prima di iniziare i playoff. Su quali aspetti dovete lavorare per arrivare al meglio alla post-season?

“Tra le cose su cui dobbiamo lavorare e migliorare è sicuramente l’aspetto di chiudere prima le partite, quindi di giocare una difesa ancora migliore e un attacco più fluido ed efficace soprattutto nei momenti più caldi del match, dove il nostro avversario fa di tutto per recuperare. Nei playoff saranno tutte partite difficili e perciò dovremmo essere più bravi, furbi e anche maliziosi nel chiudere le partite, come detto, senza farci recuperare”.

Quanto ha inciso l’assenza del pubblico nell’equilibrio globale del campionato e, se arrivati a questo punto, avere o non avere il fattore campo a favore può incidere in qualche modo nei playoff?

“Giocando in casa hai un minimo di vantaggio, in quanto hai alcuni punti di riferimento del campo di gioco, a cominciare dalla profondità, dalle linee e i canestri. Però questa situazione di giocare senza i tifosi fa perdere tutto l’impatto dello spettacolo, perché poi alla fine non ci esibiamo per i nostri tifosi, ma soprattutto viene meno quella pressione che aiuta i giocatori. Questo, a mio avviso, influisce molto sui risultati e di conseguenza giocare in casa o in trasferta cambia poco. Amo giocare sotto pressione e sento enormemente l’assenza del pubblico”.

I suo coach attuale è corteggiato dalla Nazionale Azzurra e da un club come quello della Virtus Bologna. Secondo lei è un allenatore da Eurolega? 

“Ho un grandissima considerazione di Walter De Raffaele. In questi anni ha vinto tanto, senza mai avere il favore dei pronostici, senza mai avere – probabilmente – la squadra più forte, almeno sulla carta. È un allenatore che ha la capacità di fare rendere al massimo, e di più, rispetto al valore assoluto di ogni singolo giocatore. La forza del gruppo che riesce a creare ha permesso a Venezia di battere anche squadre più forti. Il fatto che possa allenare in Eurolega l’ha dimostrato ampiamente in queste stagioni creando una cultura vincente, e quindi è una logica conseguenza l’interesse della Nazionale italiana e anche dei rumors di club importanti come la per esempio Virtus Bologna”.