In vista della sfida di domenica pomeriggio che vedrà l’Umana Reyer Venezia affrontare in casa la Fortitudo Bologna abbiamo sentito, tramite videoconferenza, l’ala orogranata Austin Darren Daye:
“Dobbiamo riscattare la brutta partita giocata all’andata. Sarà una sfida ostica, da affrontare con grande attenzione e concentrazione. Non vediamo l’ora di scendere in campo nuovamente.
Come si trova in questo periodo dove ci sono tante assenze nel reparto lunghi, talvolta costringendola anche a cambiare ruolo?
“Per me non è un problema adattarmi a fare degli aggiustamenti a seconda delle posizioni che ricopro, Quando ero all’high school ho di fatto giocato in tutti i ruoli. Sicuramente si tratta di adattarsi e fare cose diverse, ma a me piace questa caratteristica di essere versatile. Detto ciò, speriamo che i giocatori ancora fuori possano recuperare più velocemente possibile”.
Mancano solo tre partite prima di iniziare i playoff. Su quali aspetti dovete lavorare per arrivare al meglio alla post-season?
“Tra le cose su cui dobbiamo lavorare e migliorare è sicuramente l’aspetto di chiudere prima le partite, quindi di giocare una difesa ancora migliore e un attacco più fluido ed efficace soprattutto nei momenti più caldi del match, dove il nostro avversario fa di tutto per recuperare. Nei playoff saranno tutte partite difficili e perciò dovremmo essere più bravi, furbi e anche maliziosi nel chiudere le partite, come detto, senza farci recuperare”.
Quanto ha inciso l’assenza del pubblico nell’equilibrio globale del campionato e, se arrivati a questo punto, avere o non avere il fattore campo a favore può incidere in qualche modo nei playoff?
“Giocando in casa hai un minimo di vantaggio, in quanto hai alcuni punti di riferimento del campo di gioco, a cominciare dalla profondità, dalle linee e i canestri. Però questa situazione di giocare senza i tifosi fa perdere tutto l’impatto dello spettacolo, perché poi alla fine non ci esibiamo per i nostri tifosi, ma soprattutto viene meno quella pressione che aiuta i giocatori. Questo, a mio avviso, influisce molto sui risultati e di conseguenza giocare in casa o in trasferta cambia poco. Amo giocare sotto pressione e sento enormemente l’assenza del pubblico”.
I suo coach attuale è corteggiato dalla Nazionale Azzurra e da un club come quello della Virtus Bologna. Secondo lei è un allenatore da Eurolega?
“Ho un grandissima considerazione di Walter De Raffaele. In questi anni ha vinto tanto, senza mai avere il favore dei pronostici, senza mai avere – probabilmente – la squadra più forte, almeno sulla carta. È un allenatore che ha la capacità di fare rendere al massimo, e di più, rispetto al valore assoluto di ogni singolo giocatore. La forza del gruppo che riesce a creare ha permesso a Venezia di battere anche squadre più forti. Il fatto che possa allenare in Eurolega l’ha dimostrato ampiamente in queste stagioni creando una cultura vincente, e quindi è una logica conseguenza l’interesse della Nazionale italiana e anche dei rumors di club importanti come la per esempio Virtus Bologna”.
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