Darvin Ham si presenta: Westbrook ha ancora tanto da dare, Anthony Davis sarà la chiave

Prima conferenza stampa di Ham da coach dei Los Angeles Lakers

“Non fate confusione. Russ è uno dei migliori giocatori che la nostra lega abbia mai visto. C’è ancora un sacco di benzina nel suo serbatoio. Non capisco perché la gente tenda a sminuirlo”.

Darvin Ham parla di una delle principali sfide che lo attende sulla panchina dei Los Angeles Lakers, trovare il modo di integrare il gioco di Russell Westbrook in un sistema organizzato.

Ham ha dichiarato di aver avuto diversi colloqui produttivi con il giocatore, e che la parola chiave sarà “sacrificio”.

Questo si estende anche a LeBron, AD e al resto del roster. Tutto inizierà dalla propria metà campo: “La difesa è il settore in cui faremo il salto di qualità maggiore”.

Il nuovo coach dei gialloviola non vuol sentir parlare di pressione: “Sono cresciuto a Saginaw, in Michigan. Mi hanno sparato in faccia per sbaglio il 5 aprile 1988. Se vivi un’esperienza del genere, puoi avere una delle due cose: diventare pauroso o diventare uno che non ha paura di niente…Non sento la pressione….E’ una cosa che non c’entra nulla con la pallacanestro…Sono entusiasta di affrontare questa nuova sfida”.

Ham ha dedicato alcune parole anche a Kobe Bryant, con cui tra l’altro ha disputato la gara delle schiacciate nel 1997.

“Mi ha dato molta fiducia, mi ha aiutato a credere nel mio potenziale. Kobe è stato un grande fattore nella mia crescita come allenatore”.

Infine le considerazioni su Anthony Davis: “La sua abilità, la sua stazza, il suo impatto difensivo, la sua tenacia saranno fondamentali. Sarà il fulcro, la chiave del tipo di standard cui aspiriamo… Abbiamo bisogno che AD sia in salute, che sia costante e che giochi ad alto livello. Da titolo”.