Danilo Gallinari, dopo un anno di stop, è tornato in campo in questa stagione NBA con la sua nuova maglia, quella dei Washington Wizards. La squadra stenta, record 2-9, il “Gallo” produce dalla panchina 8.8 punti di media con 2.8 rimbalzi in 14.8’ di utilizzo. In tre delle ultime quattro gare è andato in doppia cifra.
Nella capitale USA Danilo ha ritrovato i dirigenti Michael Winger e Will Dawkins, per i quali ha giocato con i Clippers e i Thunder, e l’allenatore Wes Unseld Jr, che era assistente quando Gallinari era ai Nuggets.
“È sempre bello quando si ha la possibilità di lavorare con persone con cui si è lavorato in precedenza e che si conoscono molto bene”, ha detto Gallinari a HoopsHype. “Rende la transizione migliore e più veloce. Sono stati fantastici con me nel passaggio da Boston a Washington. Durante la riabilitazione era cruciale, e loro sono stati fantastici. Sono molto contento di lavorare con loro”.
“Finché avrò le gambe sotto i piedi, voglio giocare”, ha risposto Gallinari quando gli è stato chiesto del futuro. “Quando ami così tanto il basket, nella tua testa vuoi giocare fino a 70 anni, ma ovviamente le gambe non ci saranno. Finché ci saranno le gambe, la mia mente sarà sempre pronta ad andare in campo e essere competitiva. Ho solo bisogno delle gambe e sarò a posto”.
Nonostante si sia infortunato giocando per il suo Paese nelle competizioni FIBA, Gallinari vuole ancora giocare per l’Italia alle prossime Olimpiadi. “Sì, certo”, ha detto Gallinari a HoopsHype. “Non ho mai detto di no alla Nazionale e non dirò mai di no. Sono sempre disponibile in qualsiasi ruolo abbiano bisogno di me in campo”.
Gallinari ha citato Matteo Spagnolo e Alessandro Pajola come giocatori italiani da tenere d’occhio nei prossimi anni. E sull’Italia: “Penso che siano stati bravissimi”, ha detto Gallinari. “Purtroppo hanno affrontato Team USA nei quarti di finale, soprattutto dopo che gli Stati Uniti avevano perso la partita contro la Lituania. Non era la situazione ideale per giocare contro di loro, ma penso che abbiano fatto un ottimo lavoro diventando una delle prime otto squadre al mondo. L’Italia è sulla mappa. È fantastico”.
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