Dalmonte: La Effe è una spinta che non sappiamo bene da dove arrivi, ma esiste. Vorrei restare

Foto Ciamillo
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Le parole di Dalmonte in Radio: Quello che fa parte della mia persona, per me è sempre fuori al podio: io penso sempre al noi, alla squadra, a quello che abbiamo costruito insieme

Luca Dalmonte ha parlato a Quasi Goal su Radio Nettuno Bologna Uno.

Questo un estratto delle sue parole ripreso da Bolognabasket.

“La Effe è una spinta che non sappiamo bene da dove arrivi, ma esiste, ed è un qualcosa che ci spinge a dire sì a prescindere, specie se contestualizzata nel nostro mondo” ha detto Dalmonte.

Record 9-10 e playoff ancora raggiungibili: “Noi siamo legati al recupero Trento-Brindisi per dare un senso alla nostra ultima partita e poi eventualmente porci altri obiettivi. Quello che fa parte della mia persona, per me è sempre fuori al podio: io penso sempre al noi, alla squadra, a quello che abbiamo costruito insieme. Quel che ho fatto io, da dicembre ad oggi, è secondario: contava ottenere il miglior risultato possibile, siamo riusciti a salvarci alla penultima, e quello era l’obiettivo primario al di là della mia persona. Contava la Fortitudo, a partire da chi ci comanda fino all’ultima persona che ha la Effe nel cuore”

“Futuro? La situazione è semplice. Io vorrei continuare nel tempo il mio stare in Fortitudo, se ci sono desideri la soluzione si trova sempre al di là dei contratti. Le idee di tutti noi dovranno coincidere e coesistere per programmare. Quando sono arrivato era il tempo di intervenire, la società mi ha aiutato nel fare operazioni non sempre funzionali in apparenza (il cambio di Happ con Hunt): oggi si tratta di costruire e programmare, che sono due movimenti differenti. Quindi è necessario sedersi con l’idea di parlare riguardo le basi del progetto. Valutate le risorse, la coincidenza o vicinanza di opinioni, allora si potrà parlare di contratti: io non ne ho mai firmati di lunghi perchè chi fa questo mestiere deve sempre sentirsi in discussione, perchè si deve sempre essere motivati, e perchè se le cose non vanno bene non si deve stare a cavillare sui contratti. Per questo, non posso parlare di progettualità riguardo nomi nello specifico.”.