Cremona, Cavina: “Dobbiamo essere perfetti in difesa”

Cremona, Cavina: “Dobbiamo essere perfetti in difesa”

Così il coach della Vanoli ha presentato l’impegno di domenica pomeriggio al PalaRadi contro la GeVi Napoli

Domenica 11 febbraio alle 18:15 al PalaRadi la Vanoli Cremona affronterà nella 20ª giornata di Serie A LBA Napoli Basket. Coach Demis Cavina ha presentato la partita presso la redazione del quotidiano La Provincia di Cremona, media partner in questa stagione.

Coach Cavina ha presentato così il match di domenica contro Napoli: «Grazie dell’ospitalità a La Provincia in questa sala legata, almeno personalmente, a 2 o 3 ricordi positivi visto che siamo venuti qua proprio dopo ogni vittoria lo scorso anno. Sarà una partita tosta contro una squadra di grande talento che rispetto all’andata ha aggiunto un giocatore, anch’esso di grande talento come Brown, che conosce bene l’Europa e conosce bene anche il campionato italiano. La programmazione in questa settimana è stata ovviamente focalizzata sui dettagli perché penso che si tratti proprio di limare dei dettagli per tornare ad essere vincenti. È un po’ quello anche che è successo nelle ultime partite: per quello che noi possiamo controllare – perché non possiamo controllare un tiro sbagliato o altri episodi – sono proprio i dettagli a fare la differenza, come cercare di limare gli errori della squadra soprattutto nell’ultimo quarto delle partite che abbiamo perso. Abbiamo però cercato di confermare quello che di buono è stato fatto e se vogliamo anche ribadire che la difesa è la parte del nostro gioco su cui dobbiamo e vogliamo appoggiarci, soprattutto in partite come quella di domenica dove ovviamente ci sarà tanta emotività da parte nostra, tanta voglia, tanta irruenza, tanta energia che dobbiamo convogliare soprattutto nel nostro metà campo e difensiva. Un po’ per le caratteristiche degli avversari, capaci di segnare tanto, con talento distribuito anche per perimetralità importante, con 4 giocatori sul perimetro che possono fare canestro da 3 punti, anche Owens poi si può allargare e proprio Owens dà invece atletismo vicino canestro. Quindi una squadra che ha diverse maniere di fare canestro. Noi dobbiamo essere perfetti in difesa e abbiamo ribadito la nostra volontà soprattutto in queste ultime partite di appoggiarci alla fase difensiva. Vogliamo e possiamo correre di più, ce lo siamo sempre detti, però la gestione del ritmo e soprattutto evitare che le nostre corse producono troppe palle perse come è stato a Sassari, dovranno essere un altro focus importante in questa partita. Correre ma correre cercando di gestire al meglio ogni pallone, senza perdere palloni “stupidi” come è successo nel primo quarto della partita di Sassari»

Che settimana è stata dopo la partita di Sassari?

«A livello emotivo e a livello anche di squadra è un piacere poter condividere tante gioie e qualche dolore con questo gruppo di ragazzi, e insieme cercare di raddrizzare il timone. Mi sento e ci sentiamo di sostenere questo gruppo perché lo merita, perché al netto dei risultati in campo è sempre un gruppo che ha dato tutto quello che poteva dare. Dobbiamo tenere in considerazione da dove siamo partiti, cosa abbiamo fatto fino ad oggi, quelle che son state anche le problematiche dell’ultimo periodo, però avere il piacere di tornare in palestra e il piacere di condividere anche questi momenti insieme a questi ragazzi è impagabile. Un po’ perché sentiamo grande responsabilità nei confronti della proprietà, nei confronti della piazza, di raggiungere i nostri obiettivi di quest’anno e un po’ anche per noi e per loro perché lo meritano, perché è una squadra che ha grandi valori umani, lo ripeterò sempre. Per cui è stata una settimana “come le altre” nell’accezione positiva e questo fa ben sperare perché è rimasta grande energia, è rimasta grande voglia di farlo insieme. Stiamo parlando di quelli che potrebbero essere i miglioramenti, i dettagli per un un ulteriore step però l’energia è sempre altissima»

L’aspetto emotivo può incidere nei finali di partita?

«Cerchiamo di controllare quello che possiamo controllare. Tradotto, vuol dire far giocare le ultime azioni ai nostri giocatori di maggiori personalità e ci siamo riusciti; produrre tiri aperti e ci siamo riusciti; andare in lunetta per cercare di trovare un vantaggio più congruo rispetto all’avversario e ci siamo riusciti. Poi c’è il fare delle scelte magari più efficaci: questo non so se ci siamo riusciti, certamente con lo staff ci siamo parlati e confrontati e lo facciamo veramente tanto anche durante le partite. Al di là di tutto, abbiamo sempre pensato di controllare quello che riusciamo a controllare; un tiro sbagliato è difficile controllarlo. Certo è che il lato emotivo è importante: quando si parla di tiri liberi, di tiri aperti, dobbiamo certamente fare più affidamento ai giocatori più rappresentativi con più esperienza proprio perché la palla pesa, soprattutto quando giochi punto a punto. Però è proprio di quello che abbiamo sorvolato, perché alla fine per noi è importante continuare a fare le cose che ci hanno permesso di creare quei tiri, che ci hanno permesso di arrivare in quei finali, magari con un po’ più di freddezza e anche magari con un po’ più di leggerezza si potranno fare canestri importanti o giocate importanti. Soprattutto per questa partita contro Napoli mi aspetto delle giocate importanti a livello difensivo perché ci troviamo di fronte a una squadra che è capace di segnare tanto»

Come valuti i passi falsi delle squadre sotto in classifica? Qual è secondo te la quota salvezza?

«No, nel senso che non ero un un bravissimo in matematica ma ci sono ancora talmente tante partite che l’unica quota salvezza che si può ipotizzare è forse fare una media degli ultimi 10 anni, dove peraltro in qualche stagione c’è stata solo una retrocessione o è stato interrotto il campionato, quindi non ci sono neanche i numeri necessari per poter fare certi tipi di calcoli. Per quanto riguarda la classifica, prima di Pistoia quando si parlava di Final 8, pensavo che le Final 8 non dovevano essere una distrazione, quello che avevamo fatto bene fino a quel momento non doveva presentare una distrazione. Così come io ho sempre guardato solo una cosa, che è l’obiettivo che ci siamo posti a inizio anno. E quindi io guardo, più che la classifica, le vittorie e le sconfitte, quello che è il nostro record rispetto all’obiettivo che ci siamo dati a inizio anno. Non ho guardato mai nient’altro, non l’hanno fatto i giocatori, la squadra è focalizzata su quello. Per cui siamo consapevoli di quello che abbiamo fatto nell’ultimo mese, di qualche inciampo arrivato agli ultimi secondi, però siamo altrettanto consapevoli che siamo stati sempre sul pezzo con prestazioni comunque positive perdendo volate sul filo di lana. Onestamente più che far discorsi sulla classifica oppure perdere energie verso altre distrazioni, penso che la squadra debba essere focalizzata proprio sulla prestazione, perché si possono perdere delle partite per degli episodi ma i campionati si portano a casa con delle prestazioni continue e soprattutto con valutazioni a lungo periodo. Penso che se tra 2 mesi parleremo di qualcosa di positivo è perché abbiamo comunque continuato anche nelle sconfitte a giocare con certe prestazioni, con certi rendimenti, ed è quello che noi vogliamo continuare a fare piuttosto che perdere l’energia a guardare altro e cambiare gli obiettivi in corsa che non è mai positivo»

Quanto è importante fermarsi per la pausa in vista del finale di stagione?

«Non riposeremo dal punto di vista fisico. Abbiamo già fissato delle terapie per i 2 o 3 giocatori che in questo momento non si sono mai fermati ma avrebbero bisogno di fermarsi;  non si fermeranno neanche loro ma avranno anche nei giorni liberi un lavoro differenziato. Sarà per noi una pausa di lavoro, dove però lavoreremo soprattutto per degli obiettivi che non non sono quelli di arrivare alla domenica pronti a giocare contro qualche avversario, ma sono proprio una sorta di rinfresco dal punto di vista emotivo, anche se non conosceremo sosta ma semplicemente anche perché così avanti nella stagione sarebbe controproducente fermarsi completamente. Abbiamo già stilato un programma ma ci penseremo però da domenica, nel senso che in questo momento tutte le nostre energie il nostro focus non è nella pausa ma è proprio nella partita di domenica, dove avremo bisogno se possibile di maggiore energia che deve arrivare dal nostro pubblico, da chi ci sostiene dall’inizio dell’anno. Sarà una partita importante per tutti e mi auguro che, così come è sempre stato al PalaRadi, ci sia l’atmosfera giusta per arrivare tutti quanti, squadra e ambiente, a una vittoria»

Come sta la squadra?

«Ci sono state parecchie risposte positive anche dalla trasferta di Sassari e ce le teniamo tutte. Vi assicuro che chi ha giocato al di sotto della propria media di performance ha una grande voglia di scendere in campo. Oltre ad avere una grande etica lavorativa, è una squadra di ragazzi con un grande senso della responsabilità nei confronti della proprietà, nei confronti dei tifosi ma anche e soprattutto nei confronti dei compagni. Sono certo che avremo delle risposte, così come chi le ha sapute cogliere le abbiamo già viste anche in quel di Sassari, in una trasferta difficilissima dove qualche ragazzo, anche all’interno della stessa partita, è riuscito a cambiare il proprio rendimento. Sono certo che domenica avremo altre risposte positive»