Il decreto sul Coronavirus: Chiusa la Lombardia e altre 11 province. Si ferma il basket?

Oltre alla Lombardia che conta in Serie A Milano, Cremona, Cantù, Varese e Brescia, diventano zona rossa anche le province di Venezia, Reggio Emilia, Treviso e Pesaro

Queste le nuove misure nazionali di contenimento dell’emergenza. Il nuovo decreto del governo, nell’articolo 1 della bozza, che dovrebbe essere varato questa sera, compare l’evitare l’ingresso e l’uscita dalla Lombardia e da altre 11 province (se non per indifferibili esigenze di lavoro o situazioni di emergenza), e l’estensione delle zone controllate a Piemonte ed Emilia-Romagna. Nel dettaglio, le 11 province diventate “zona rossa” sono le seguenti: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria.

 

Questo è quello che dice la bozza all’articolo 1, comma d.

sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico. In tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metrod) si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di anticipare, durante il periodo di efficacia del presente decreto, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario o di ferie

 

Questo il comma f,

sono sospese tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività;

 

QUI LA BOZZA

Fonte: Repubblica.