Clamorosa serata a Milano, 41 punti e 15 assist di Amato guidano l’Urania 126-121 su Agrigento

Clamorosa serata a Milano, 41 punti e 15 assist di Amato guidano l’Urania 126-121 su Agrigento

Milano la spunta dopo due overtime nella maratona dell'Allianz Cloud, non bastano alla Fortitudo i 37 di Ambrosin

Incredibile sfida all’Allianz Cloud, il successo numero 10 in stagione dell’Urania arriva dopo una gara infinita, doppio overtime con finale 126-121 in favore degli uomini di Villa. Ambrosin guida Agrigento in avvio, Milano rientra in partita e con la coppia Amato-Hill porta a casa due incredibili ed importantissimi punti. Decisivo anche Pullazi nel finale, tutti e 3 chiudono in doppia-doppia come Marfo dall’altra parte. La Fortitudo (26 rimbalzi offensivi) paga il 34/52 dalla lunetta, per Amato MVP di serata anche 10 falli subiti e 6/12 dall’arco (49 di valutazione).

Ottimo avvio di gara per la squadra ospite, 11-2 il primo vantaggio con un’Ambrosin scatenato (7 punti) e timeout in campo dopo due minuti di gioco. Marfo è un avversario tosto sotto i tabelloni, Pullazi prova a smuovere Milano (già in bonus) ma lo svantaggio sale sino al -15 con Grande che di tabella segna dall’arco per il 22-7. Potts da tre ed Hill (stoppata + schiacciata) accorciano, Ambrosin continua a colpire ma il lungo ex Eurobasket si carica la squadra sulle spalle, 22-31 il punteggio al termine del primo quarto chiuso da un’altra incredibile tripla di Grande.
Ebeling ed Amato riportano l’Urania a due possessi, Francis appoggia dopo qualche problema offensivo della Fortitudo ma la risposta è reattiva dall’altra parte, doppia tripla consecutiva per il play scuola Olimpia e 32-33 con rimonta completata. Gli uomini di Villa aumentano l’intensità in difesa, Hill inchioda in alley-oop dopo il recupero di Potts ma il sorpasso è rimandato merito della giocata da tre punti di Francis. Amato-Hill si trovano alla perfezione e costruiscono il primo vantaggio di casa, approfittando anche dei ricorrenti giri in lunetta. Ambrosin torna a segnare, Montano non si tira indietro ed è 49-49 all’intervallo.

Riprende da dove aveva lasciato Lorenzo Ambrosin, Potts e Pullazi rispondono dall’arco e si resta in parità al minuto 23. Un antisportivo fischiato a Montano rilancia Agrigento sul +7 grazie alla tripla di Chiarastella, dopo il minuto di sospensione Hill ed Amato tornano a macinare canestri e nonostante la grande confusione sul parquet la sfida torna in equilibrio, con Ebeling ad impattare a due minuti e mezzo dal termine del quarto. Nervosismo negli ultimi possessi con l’espulsione di Montano (secondo fallo antisportivo), quarto fallo di Ambrosin e canestri di Amato e Francis per il 70-67.
Costi trova l’immediato pareggio, Marfo ruba ma non completa la giocata da tre punti, lottando però a rimbalzo d’attacco e forzando il quinto fallo di Potts, con Villa che perde un altro prezioso elemento per la volata finale. Con i tiri liberi la Fortitudo ritrova il +6, Hill realizza in acrobazia ma Costi esce alla perfezione dal blocco per segnare il 79-72. Amato subisce sfondamento a metà campo, Ebeling ed il playmaker puniscono da lontano ma Agrigento mantiene il vantaggio grazie ai rimbalzi d’attacco, +5 entrando negli ultimi 5 minuti di partita. Hill inchioda trasformando il libero aggiuntivo (assist numero 8 per Amato), Ebeling risponde a Chiarastella da tre ma si rivede nel momento chiave Ambrosin, 88-89 con Cagnardi che perde Francis per limite falli. La stanchezza inizia a prendere il sopravvento, Ebeling manca l’appoggio spalle a canestro e commette il quinto personale con l’Urania che non approfitta degli errori avversari dalla lunetta, sanguinosa infrazione di 24 secondi in attacco. Ambrosin scrive +4 a 40 secondi dal termine, Pullazi recupera rimbalzo d’attacco e manca il 2+1 ma la gara non è finita con Amato che subisce fallo dall’arco ed ha tre liberi a disposizione: glaciale 3/3 ed ancora parità, con palla ad Agrigento e 11.9 secondi da giocare. L’Allianz Cloud è una bolgia, Milano recupera palla con l’infrazione di campo di Ambrosin ma non riesce a costruire il tiro per la vittoria, 93-93 ed overtime con padroni di casa però a corto di uomini e due under sul parquet.

I top scorer Amato ed Ambrosin aprono il supplementare, Grande si libera bene per il jumper da due ma Pullazi si scatena in transizione con la bomba del sorpasso. Marfo appoggia al ferro, Hill risponde e Negri pareggia ancora dalla lunetta, ultimi due minuti di extra-time. Agrigento torna avanti con Chiarastella, è ancora il lungo americano di casa a risolvere i problemi in attacco, aggiungendo un prezioso recupero in difesa e dando la possibilità a Pullazi di realizzare i liberi del +2. Ambrosin guadagna l’ennesimo giro in lunetta e non sbaglia, Milano ha 2 secondi e mezzo per vincerla ma non arriva al tiro e sarà secondo overtime!
Grande va a segno da 8 metri, Pullazi replica e dopo il solito 1/2 di Marfo è Amato che ritrova punti, tripla ma immediata reazione dall’altra parte di Grande prima e Negri poi. Pullazi fa 3/3 ai liberi, Marfo corregge a rimbalzo ma Amato fa impazzire il pubblico con la bomba del +4 arrivando a quota 40 punti. Hill prova a chiudere i conti con altro giro in lunetta, Grande sembra Llull e sfiora l’impresa con l’ennesima tripla, per il pareggio, che viene sputata dal ferro. Amato recupera il rimbalzo, evita il fallo subito e lancia Marra per il canestro 1vs0 dell’incredibile 126-121 finale!

Milano: Amato 41 e 15 assist con 10 falli subiti, Hill 27 e 11 rimbalzi, Pullazi 24 e 15 rimbalzi, Ebeling 12, Potts 10, Piunti 5, Montano 5, Marra 2
Agrigento: Ambrosin 37 e 12 falli subiti, Grande 22, Marfo 19 e 15 rimbalzi, Francis 19, Chiarastella 10, Costi 8, Negri 6