“Ciao Happy Casa Brindisi”: la storia di Derek Willis

“Ciao Happy Casa Brindisi”: la storia di Derek Willis

Il neo acquisto biancoazzurro affida le prime parole sul suo profilo Instagram

Duecentosei centimetri di puro talento, una mano mortifera dalla linea dei tre punti e i colori bianco e azzurro nel proprio destino. Le peculiarità del nuovo arrivo hanno davvero tutto ciò di necessario per imprimere un marchio importante sulla prossima stagione sportiva per la Happy Casa Brindisi. Derek Willis sarà l’ala tiratrice nello starting five guidato da coach Vitucci e assemblato dal direttore sportivo Simone Giofrè.
Nativo americano, sua madre appartiene a tre tribù: Southern Arapahoe, Pawnee and Creek. Prima che si trasferisse sul Mt. Washington, da bambino ha vissuto per diversi anni nella ‘Wind River Indian Reservation’ riserva indiana nel Wyoming tra le più grandi del paese. Infanzia trascorsa su un grande appezzamento di terra ai margini della riserva.
Venticinque anni appena compiuti e tutta l’intenzione di allargare i propri orizzonti nella pallacanestro europea. Dopo i due anni trascorsi nella BBL Basketball Bundesliga, in Germania, l’arrivo in Italia è il trampolino di lancio da non lasciarsi sfuggire. Mettersi al servizio della squadra, interpretare al meglio il proprio ruolo e aspettare il momento giusto per graffiare e lasciare il segno.
La University of Kentucky rappresenta la cartina tornasole dell’uomo, giocatore e professionista Derek Willis. Avere il privilegio di essere allenati in campo e fuori dal campo da coach John Calipari, istituzione dello sport americano e mondiale, è certamente un acceleratore di esperienze di vita.
“Giocare per quattro anni a Kentucky è stata la cosa più dura che abbia mai fatto nella mia vita. Durante ogni allenamento quotidiano coach Calipari pretende il massimo da ogni giocatore. È il suo modo per ottenere il meglio e mettere sui binari giusti la squadra in vista degli obiettivi stagionali”.
Nel corso dei quattro anni da ‘Wildcat’, l’atleta del Lousville ha giocato con superstars ora protagoniste ai massimi livelli in NBA. Su tutti (Murray, Fox, Adebayo, Randle, Gilgeous-Alexander, Cauley-Stein) spiccano i nomi di KAT Karl- Anthony Towns – scelta n.1 al draft 2015 dei Minnesota Timberwolves e rookie dell’anno 2016, e Devin Booker – top scorer dei Phoenix Suns – compagni di squadra nella stagione 2014/15. Annata da record per i Wildcats, forti di un ruolino di marcia da 34 vittorie e 0 sconfitte con cui si presentarono alla March Madness. Titolo NCAA sfumato solamente alla Final Four di Indianapolis contro Winsconsin davanti a ben 72.238 mila spettatori presenti al Lucas Oil Stadium. Si, settantaduemila spettatori.

Fonte: Ufficio Stampa New Basket Brindisi.