Campogrande: “Alla Reyer c’è una cultura del lavoro vincente”

Campogrande: “Alla Reyer c’è una cultura del lavoro vincente”

L'esterno dell'Umana Reyer Venezia è reduce dall'ottima prestazione contro Trieste: infatti Luca Campogrande, nei suoi 22 minuti sul parquet giuliano, ha siglato 12 punti con 4/6 da tre con l'aggiunta di 3 rimbalzi e altrettanti passaggi vincenti

Dopo l’ottima prestazione con Trieste terminata con 12 punti ed eccellenti percentuali da oltre l’arco, ma anche la presenza nello starting five, abbiamo sentito il giocatore dell’Umana Reyer Venezia Luca Campogrande.

Dopo le due più che buone prestazioni a Sassari e a Bologna con la Virtus, per Venezia ­-all’Allianz Dome di Trieste- è arrivata un’altra ottima partita coronata con una vittoria fondamentale per il cammino degli oro-granata. 

“Sicuramente a Trieste abbiamo disputato una partita molto solida e importante come squadra. Avevamo un grande desiderio di vincere e alla fina è stata una vittoria di tutto il gruppo”.

 Sulla prossima sfida in previsione del big-match di domenica con Milano.

“Ovviamente Milano è un squadra di straordinario livello che rispettiamo molto. Sono arrivato da pochi mesi, ma quello che ha dimostrato la Reyer in questi anni e che sto imparando è che qui c’è una cultura del lavoro vincente a prescindere dai risultati della singola partita. Sto imparando a rapportarmi con questa mentalità vincente e il percorso che viene fatto durante l’anno è più importante delle singole vittorie o sconfitte. Sono orgoglioso di essere parte di questo club. La gara di domenica è sicuramente stimolante proprio perché giochiamo contro la capolista che sta primeggiando anche in Eurolega”.

Sulla corsa playoff e quanto conta la posizione in griglia.

“Beh sicuramente si, ha una sua valenza la buona posizione in griglia playoff. Bisogna dire che ci sono squadre che hanno avuto più difficoltà di altre per poi riprendersi. È comunque un campionato particolare e diverso rispetto al passato per le vicissitudini legate al Covid-19. Come detto la posizione conterà, ma sarà fondamentale farsi trovare al meglio della condizione ai playoff, poi dipenderà dalle dinamiche e gli accadimenti che ci saranno in questo ultimo mese di regular season”.

Sulla sua ottima prestazione contro Trieste. Come si trova e a che livello é il suo inserimento in squadra e se può crescere ancora?

“Mi trovo davvero benissimo, sono arrivato in un gruppo di persone fantastiche. Mi hanno accolti tutti molto bene; il mio livello d’inserimento procede secondo me al meglio, Qui c’è un grande rispetto reciproco, una cultura del lavoro e professionalità incredibile sotto tutti i punti di vista che si tramuta in campo in un’ottima chimica di squadra. C’è sempre tanta voglia di fare bene e di aiutarsi l’uno con l’altro per il bene della nostra squadra. Sono davvero felice ed orgoglioso di far parte di questo Club e giorno dopo dopo giorno, mattone dopo mattone ho voglia di crescere e migliorare.”

Non è facile entrare in un sistema di gioco come quello di Venezia importante e vincente con giocatori che si conoscono da anni, eppure ci sta riuscendo con buone se non ottime prestazioni.

“Inizialmente non è del tutto semplice perché è un sistema di gioco, sia dal punto di vista fisico che di schemi, molto intenso e di altissimo livello. Con la giusta attitudine e la concentrazione, ma anche tramite il grande lavoro quotidiano in allenamento facendo tutti un percorso insieme, si possono raggiungere gli obiettivi prefissati entrando al meglio in questo sistema, ma tutto ciò bisogna guadagnarselo e giustamente nulla viene regalato”.