Caja: Non sono difensivista. Con Scafati puntiamo alla salvezza giocando bene

Caja: Non sono difensivista. Con Scafati puntiamo alla salvezza giocando bene

Caja: Presto mi hanno appiccicato l’etichetta di sergente di ferro che è riduttiva del mio modo di essere. Mi piace il rispetto delle regole, dovrebbe essere la normalità ma in questo mondo è ormai l’eccezione

L’arrivo di Attilio Caja sulla panchina della Givova Scafati ha rigenerato la squadra campana che ha colto 4 vittorie nelle ultime sei gare.
Caha è alla sua 13esima squadra in Serie A.

Il coach ha parlato a Andrea Tosi di La Gazzetta dello Sport.

“Presto mi hanno appiccicato l’etichetta di sergente di ferro che è riduttiva del mio modo di essere. Mi piace il rispetto delle regole, dovrebbe essere la normalità ma in questo mondo è ormai l’eccezione. Sono cresciuto con la generazione di Messina e Scariolo con lo stesso metodo di lavoro. Loro bravissimi, fonte di ispirazione per me” ha detto Caja, lo scorso anno a Reggio Emilia.

“Io non sono difensivista (a proposito di etichette…), nelle mie squadre ho sempre privilegiato l’attacco . Lo faccio anche a Scafati. Puntiamo alla salvezza giocando bene: con un play di 40 anni come Logan, grande professionista, e un jolly come Okoye, inoltre ho trovato Stone molto motivato. Qui c’è un bel ambiente. Conosco il Sud e abito a Pompei, perfetta per me. Sono felice”.