Brescia, Buscaglia: “Ai nuovi chiediamo poche cose, ma fatte bene”

Credits Ciamillo-Castoria
Credits Ciamillo-Castoria

Contro Treviso ci sarà la prima con la Germani per Willis e Wilson.

Una Germani Brescia dal volto diverso si appresta a chiudere il mese di gennaio ospitando al PalaLeonessa A2A la De’ Longhi Treviso, squadra che in classifica precede di due punti la formazione biancoblu, che in ogni caso finora ha disputato una partita in meno.

L’arrivo di Darral Willis e Jeremiah Wilson e la contestuale partenza di TJ Cline e Dusan Ristic danno una conformazione diversa al roster guidato da Maurizio Buscaglia, che fino a oggi aveva lavorato per dare una nuova identità ai giocatori che aveva a disposizione, mentre ora è chiamato a mantenere la sua impronta a un gruppo di lavoro in gran parte rinnovato.

Al di là delle pedine, comunque, ciò che conta più di tutto sono l’atteggiamento e l’applicazione che i giocatori mostreranno in campo: sette giorni fa a Bologna la Germani ha dimostrato che quando tutti suonano lo stesso spartito, la musica che viene prodotta può essere davvero celestiale. Contro Treviso e, più in generale, in tutto il girone di ritorno appena iniziato la Germani dovrà cercare di mantenere la stessa vitalità, la stessa sfrontantezza e lo stesso coraggio mostrati in Emilia nell’ultima brillante gara di campionato.

Qualcuno lo ha già ribattezzato ‘fattore W’: contro la De’ Longhi Treviso scoccherà l’ora di Darral Willis e Jeremiah Wilson, i due volti nuovi in casa biancoblu. Appena arrivato in Italia dal Principato di Monaco, il primo aveva seguito i suoi nuovi compagni di squadra dalle tribune della Segafredo Arena, osservando una delle partite più convincenti della Germani di tutta la stagione.

Il secondo, invece, è arrivato a Brescia da alcuni giorni, proveniente dall’Arabia Saudita: chiusa l’esperienza con l’Al-Ittihad, Wilson ha avuto il tempo di espletare l’iter delle visite mediche e di svolgere i primi allenamenti con la sua nuova squadra, con l’obiettivo di inserirsi rapidamente nei meccanismi di gioco disegnati da coach Buscaglia e dal suo staff tecnico.

Le parole dell’allenatore della Germani nella conferenza stampa pre-partita sono state chiarissime: “Ai due giocatori nuovi chiediamo poche cose, ma fatte bene: possono darci un bell’aiuto, ma la cosa più importante è che proseguano il loro processo di inserimento”. Ben venga, dunque, la curiosità di vedere all’opera i due giocatori nuovi, ma la cosa che conta di più sarà il loro apporto sul lungo periodo e non solo nella gara con Treviso, anche se è chiaro che questa riveste un’importanza capitale per il prosieguo della stagione biancoblu.

L’assetto della Germani Brescia, dunque, sarà diverso rispetto a quello delle ultime uscite, ma non sarà definitivo. Allo scacchiere della Germani, infatti, manca ancora una pedina, Christian Burns, che sta completando il percorso di recupero dopo l’infortunio alla mano subìto lo scorso 31 dicembre.

A poco meno di un mese dall’operazione chirurgica, il lungo statunitense scalpita per rientrare in campo, possibilmente prima delle sei settimane preventivate dallo staff medico. Per quanto voglia bruciare le tappe, però, Burns non sarà tra i protagonisti nella sfida con Treviso, un fattore che richiederà ai suoi compagni di squadra un extrasforzo per sopperire alla sua assenza.

Anche se nella classifica dei rimbalzi catturati occupa l’ultima posizione (33.0 rimbalzi catturati di media contro i 35.4 della Germani, che occupa il 12/mo posto), la De’ Longhi è dotata di centri rapidi, che amano giocare anche lontano da canestro. Ecco perché i lunghi bresciani dovranno fare molta attenzione, affrontando la gara con l’energia che proprio un giocatore come Burns è solito garantire quando scende in campo.

Fonte: Ufficio Stampa Brescia.