Bradley Beal: Non sarà facile trovare il giusto equilibrio, ma l’obiettivo di tutti è vincere

Il 3-volte All Star ha cambiato squadra dopo ben 11 stagioni a Washington

Bradley Beal, uno dei protagonisti della offseason con il passaggio da Washington a Phoenix, di recente ha concesso un’intervista a Slamonline.

Ne riportiamo alcuni passaggi.

La trade:

“Mi chiedevo: ‘Perché stanno scambiando Book? Non è possibile’….Ma invece Devin è ancora qui, io sono qui, Kevin è qui e Deandre Ayton è qui. È surreale e pazzesco pensare a come si sia arrivati a questo accordo, ora sono in una situazione fantastica in cui posso competere ogni singola sera per avere la possibilità di vincere”.

La separazione dai Wizards dopo ben 11 stagioni:

“È stato difficile avere queste conversazioni con compagni, front office e la proprietà, ma è stato anche incoraggiante per certi versi. Ora tutti hanno la possibilità di continuare ad andare avanti: alcuni ragazzi avranno maggiori opportunità e ruoli più importanti a Washington, e sarà fantastico per loro. Allo stesso tempo anche io ho un’opportunità migliore davanti a me”.

Sulla convivenza con le altre stelle del team:

Sappiamo che non sarà facile trovare il giusto equilibrio. Sarà una sfida, ma la cosa più importante è capire che il nostro obiettivo comune è vincere. Ognuno di noi avrà i propri obiettivi individuali, ma credo che il bello del nostro gruppo sia che siamo tutti molto altruisti….Quindi penso che sarà molto divertente, sarà un work in progress…. È molto difficile vincere in questa lega. Abbiamo un gruppo fantastico, tutti sono pronti ad accettare ed a svolgere il proprio ruolo”.

 

Le aspettative per la stagione:

“Quest’anno in Arizona giocherà una squadra molto divertente. I nuovi Phoenix Suns saranno molto affamati e aggressivi, ma allo stesso tempo con uno stile di gioco molto divertente che ogni tifoso amerà, tutti vorranno sintonizzarsi per guardare le nostre partite. Quindi, non vediamo l’ora, siamo entusiasti. Abbiamo un gruppo con tanti ragazzi di grande talento, quindi non vediamo l’ora di giocare”.