Joshua Bostic è reduce dalla sua migliore prova in Italia nel successo della Happy Casa Brindisi contro la Virtus Bologna.
Il giocatore americano, arrivato a Brindisi da poche settimane dopo aver iniziato la stagione a Reggio Emilia, ne ha parlato con Piero Guerrini di Tuttosport.
Inserimento a Brindisi.
Sono professionista da oltre 10 anni, so come fare.Studio le situazioni. Capisco l’ambiente. Brindisi è una grande squadra che vinceva già prima del mio arrivo. Ho manifestato loro la piena disponibilità a dare ciò che serve alla squadra. Ho parlato con Frank Vitucci, gli ho detto che sarei stato come l’acqua, in quel gruppo. Ma è stato facile, è un gruppo solido con idee precise.
Reggio Emilia.
Non ho nulla contro Reggio, spero anzi vada bene al club. Semplicemente non era la situazione giusta per me. E io probabilmente non ero adatto alle loro necessità. Nella vita ho capito che non si può essere perfetti per ogni situazione. Il basket è anche un affare. Non era il mio ambiente e io non ero il giocatore migliore per loro.
Frank Vitucci.
A me ha trasmesso fiducia, dimostrandomi di averla. Permette di giocare anche attraverso gli errori. Ma è molto diretto, precisa E’ molto onesto. Ha un suo sistema, però ti concede libertà e sa ascoltare. A volte per coinvolgerti chiede anche un’opinione”.
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