Come detto, Ben Simmons ha parlato a lungo nell’ormai famosissimo podcast di JJ Redick “The Old Man and the Three”.
L’australiano ritiene di non aver ricevuto il giusto supporto dai Philadelphia 76ers nel periodo in cui ha manifestato il suo malessere dal punto di vista mentale.
“Ero in una situazione così brutta che pensavo: “Cazzo, sto cercando di venirne fuori e voi mi state tirando addosso tutte queste cose che non mi aiutano. Mentre io volevo solo aiuto…Ma non ne ho ricevuto dagli allenatori, dai compagni di squadra – non tutti i compagni di squadra, perché ci sono ragazzi fantastici in quella squadra che si sono messi a disposizione e sono ancora miei amici – ma non ho sentito il supporto di tutti, ed è stato un brutto momento”
Simmons racconto la sua versione dei fatti che hanno portato al suo allontanamento da una sessione di lavoro con la squadra,
“Quel giorno ho parlato con Doc prima dell’allenamento. Ho detto: ‘Doc, non sono pronto. Mentalmente non sono pronto. Ti prego di comprendere….Ho cercato di spiegargli come mi sentivo, ma lui mi ha detto: ‘Beh, ti farò entrare comunque’. E io: ‘Va bene’. Mi ha detto di entrare. L’ho guardato. Era un minuto dopo l’allenamento e mi ha detto: “Ben, entra”.
E io: ‘Prima di tutto, nessuno sta facendo ancora niente. Quindi lo stai facendo di proposito’. Cosa ho provato in quel momento? Mi sembrava che tutti stessero cercando di prendermi per il c..o. Mi multano perché non faccio pesi, ma fisicamente sono uno dei ragazzi più forti della squadra. Mi multano per qualsiasi cosa, da lì è andata sempre peggio. È ovvio che io per primo non ho gestito le cose nel modo giusto, ma anche la squadra non l’ha fatto, soprattutto le persone che avevano il potere di prendere delle decisioni”.
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