BCL, Comninos: “Vogliamo aiutare i club a crescere con noi”

BCL, Comninos: “Vogliamo aiutare i club a crescere con noi”

Il CEO della Basketball Champions League ha risposto alle domande dei media da tutta Europa in una conferenza “virtuale”

Patrick Comninos, il CEO della Basketball Champions League, ha risposto alle domande dei media da tutta Europa in una tavola rotonda “virtuale” che si è tenuta ad Atene di sabato, il giorno prima delle Finali. Potete guardare l’intervista completa qui: https://www.youtube.com/watch?v=n_wMw9_SfiM&t=1553s

Qui i principali argomenti trattati:

* L’esperienza delle Final Eight

La parola chiave qui è “unicità”. Le circostanze che ci hanno portato qui sono uniche, dovute alla pandemia. Abbiamo approcciato l’evento con la volontà di garantire a tutti i club la possibilità di essere coronati campioni. Speriamo che, ora di lunedì, potremo parlare di questo evento come eccezionale ed unico per la qualità dell’evento stesso, non solo per le condizioni attorno ad esso.

Per ora, il feedback che stiamo ricevendo da tutti i nostri i club e stakeholder è stato molto positivo. Siamo coscienti che mancano ancora due partite importanti, però.

* La stagione di Burgos

È la prima volta che una squadra dalle qualificazioni arriva fino alla Finale. Da un punto di vista di BCL, Burgos dimostra esattamente ciò in cui crediamo: tutti possono avere una chance di arrivare fino in fondo. Sono davvero impressionato da quanto l’intera comunità di Burgos sia stretta intorno al club, quanto supporto ci sia. Non dimentichiamoci che hanno fissato un nuovo record di spettatori in regular season. Sono perfettamente in linea con la nostra filosofia.

La ACB è un esempio ottimo di quanto la BCL sia cresciuta. Si può dire che sia la lega più competitiva in Europa: all’inizio della BCL solo una squadra si è candidata (Tenerife), quest’anno otto squadre hanno applicato per esserci. Queste squadre hanno capito che, tramite il successo nella loro lega nazionale, hanno la chance di giocare ad alto livello in Europa. Ovviamente, noi vogliamo palazzetti adatti – ma prima di tutto vogliamo dare ai club l’opportunità di crescere attraverso la partecipazione in BCL. Noi stiamo aiutando loro a crescere, e loro stanno aiutando noi.

* Il supporto locale dell’AEK e delle autorità greche

Noi ci appoggiamo sempre al supporto dell’organizzatore locale. Ovviamente, ci siamo appoggiati alle autorità greche, ancora di più per la situazione dovuta alla pandemia. Noi restiamo l’organizzatore dell’evento, ma il club è il soggetto che lo ospita. L’AEK ha lavorato da vicino con le autorità ed ha fatto il meglio perché questo evento si tenesse al livello più alto possibile. Voglio ringraziare sia l’AEK che le agenzie governative che ci hanno permesso di far succedere questa Final Eight.

Non è semplice organizzare un evento come questo. Abbiamo collaborato da vicino con le leghe spagnola e tedesca per replicare un sistema che ha funzionato altrove. Qua ad Atene non è stata una “bolla” totalmente controllata a causa della durata dell’evento. Abbiamo messo in piedi meccanismi complessi per controllare i trasferimenti dall’hotel, dove alloggiano tutte le squadre, ad OAKA, con la consultazione della commissione medica di FIBA.

* La nuova stagione ed il “Piano B”

Il nostro “Piano B” è stato già attivato la scorsa settimana, quando abbiamo annunciato il cambiamento del format per la regular season. Ci muoviamo ad un nuovo modello di 8 gironi da 4 squadre. Più flessibilità per le squadre – avremo 96 gare di regular season invece di 224. Meno gare, meno viaggi, meno sfide logistiche. Più flessibilità. Come ho già detto più volte: non ci stiamo muovendo con in mente di iniziare la stagione, ma per finirla.

Nessuno ha una sfera di cristallo per il futuro, ma implementando il nostro Piano B sappiamo di aver fatto un passo rilevante per avvicinarci all’obiettivo di completare la stagione.

Tutti i nostri club stanno affrontando queste circostanze dure. Sono assolutamente consapevoli che questo cambiamento fosse necessario. Ora stiamo parlando di come e se possiamo modificare la seconda fase, ma ci prenderemo del tempo per capire quale sia la soluzione migliore. Forse avremo più partite ed una formula diversa per recuperare alcune delle gare non giocate nella regular season, ma capiremo più avanti.

* La crescita di BCL

La missione di BCL è quella di continuare a crescere e di rappresentare il maggior numero di leghe possibili in Europa. Non dimentichiamoci che abbiamo appena fissato il nuovo record negli ultimi 25 anni con 18 nazioni rappresentate nella prossima regular season. Raggiungeremo nuovi fan in nuovi paesi. Il basket europeo non può essere un affare per una manciata di club e basta.

Il nostro focus è su di noi e sul nostro futuro. I nostri amici ad ECA hanno una filosofia diversa. Non è che ce ne sia una meglio dell’altra, sono semplicemente diverse. Noi crediamo nella crescita del basket europeo. Offriamo l’opportunità a più giocatori e club possibilità di giocare in Europa ad alto livello. Vogliamo aiutare le leghe nazionali ed i club a crescere. Non guardiamo ai brand, guardiamo al risultato del campo.

Rispettiamo assolutamente che ci sia un’altra filosofia là fuori – bisogna solo decidere come uno vuole approcciare le competizioni per club in Europa. Vediamo che il nostro DNA e la nostra filosofia sono sempre più apprezzate e guadagnano credibilità.

Rimango esterrefatto che ci siano così tanti club in Europa che continuino a perdere ingenti somme di denaro. Non ha nessun senso commerciale per me e non è un modello di business perseguibile. È un segnale che la struttura del business del basket europeo richiedere una rivalutazione da parte di tutti, è molto chiaro.

* L’impegno economico di BCL

La squadra che vincerà il trofeo domenica si porterà a casa 1 milione di euro, abbiamo mantenuto ciò che avevamo promesso a inizio stagione. Non abbiamo spostato un singolo euro dalle nostre promesse e – nel mondo di oggi – è come se avessimo aumentato il prize money.

Il nostro impegno economico sarà lo stesso anche per la prossima stagione – vogliamo fare sì che giocare nelle competizioni europee sia un plus, non una condanna. Non cambieremo nulla, vogliamo dimostrare ai nostri club che abbiamo una visione.

* Il ruolo dell’investimento di GBCH

Quello che abbiamo trovato nel gruppo americano GBCH è un investitore. Hanno una percentuale della BCL e hanno sposato la nostra visione di far crescere questa competizione. Si sono impegnati sul lungo periodo. E non parliamo soltanto della BCL, ma di un impegno più ampio di FIBA nel rafforzare e modellare le competizioni per club a livello globale. È uno dei pilastri strategici di FIBA per questo quadriennio.

Nei primi tre anni della BCL, volevamo ottenere credibilità e l’abbiamo fatto. La partnership strategica con GBCH ci permette di fare il passo successivo e affrontare le nuove sfide. Vogliamo rafforzare la BCL e creare valore aggiunto che sia di beneficio per il contesto della pallacanestro europea.