Basketball Champions League, la vigilia della F4. Huertas: “Noi di Tenerife non siamo favoriti”

Basketball Champions League, la vigilia della F4. Huertas: “Noi di Tenerife non siamo favoriti”

Manresa, Holon, Tenerife e Ludwigsburg da domani si contenderanno la sesta edizione della competizione organizzata da FIBA

(da Bilbao). Dopo due anni condizionati dalla pandemia, la Basketball Champions League torna alle origini con un tocco di innovazione. Il trofeo della massima competizione FIBA per club torna ad essere assegnato al termine di una Final Four – l’ultima volta fu ad Anversa nel 2019 con il trionfo della Virtus Bologna – ma per la prima volta assoluta nella storia della competizione l’atto finale si disputerà in campo neutro. Lo scenario è quello della splendida Bilbao Arena, oltre 10000 spettatori in un impianto inaugurato nel 2010, e la scelta della Spagna si rivela essere ancora più fortunata data la presenza, tra le migliori quattro, di due squadre di ACB.

Una è la decana della manifestazione, Tenerife: per gli isolani è la quinta partecipazione all’atto finale di BCL (con il trofeo vinto nel 2017 e la finale persa nel 2019 a svettare) e nella conferenza stampa della vigilia sia coach Txus Vidorreta – occasione speciale per lui, nativo di Bilbao – che capitan Marcelinho Huertas hanno ribadito più volte lo stesso concetto. “Non siamo favoriti, il nostro pensiero è soltanto sulla partita di domani”, hanno detto in coro. Semifinale di domani (ore 18.00 italiana, diretta in streaming su YouTube) contro l’Hapoel Holon passato, lo scorso inverno, da Maurizio Buscaglia a Guy Goodes. “Siamo il primo club di Israele in una Final Four di BCL”, le parole del CT della nazionale israeliana, “per noi è qualcosa di storico essere qui, anche dopo la rimonta che abbiamo fatto nel play-in. Domani daremo tutto”, ha aggiunto Goodes, che potrà contare sul sostegno di oltre 1000 tifosi in arrivo da Israele.

Seconda semifinale (domani alle 21) che invece vedrà di fronte due squadre che in questa edizione si sono segnalate per la forte identità della loro pallacanestro. Da un lato la seconda spagnola presente a Bilbao, il sorprendente Baxi Manresa di Pedro Martinez: per il club si tratta della migliore stagione dallo storico titolo ACB vinto nel 1998, e il tutto è arrivato con un basket dinamico e dall’elevato potenziale offensivo. Manresa è l’unica esordiente a livello di Final Four o Final Eight di Basketball Champions League: “Dobbiamo dimostrare di appartenere a questo palcoscenico”, ha detto Martinez, “Ludwigsburg ha un’identità molto chiara con una bella combinazione tra giovani e veterani”. Uno dei veterani della squadra tedesca è il classe 1981 Tremmell Darden, il più anziano della competizione e atteso a un possibile duello in semifinale tra Over 40 con Rafa Martinez. I tedeschi sono contraddistinti anche da una continuità importante per la presenza in panchina sin dal 2013 di John Patrick, alla sua seconda Final Four dopo Atene 2018: “Cercheremo di rappresentare il basket tedesco nel migliore dei modi”, le sue parole alla vigilia. “Tutta l’Europa ci guarda ed è stato bello contare in questo percorso sul sostegno dei miei colleghi in BBL, come anche Andrea Trinchieri”. A Bilbao è tutto pronto per un weekend in cui ci sarà anche un po’ di Italia: tra gli otto fischietti scelti per la competizione ci sono anche i nostri Manuel Mazzini e Saverio Lanzarini, mentre sabato – in cui si assegneranno i premi individuali dell’edizione 2021/22 – sarà anche il giorno di Giordano Bortolani, che riceverà di persona il premio come Miglior Under-22 della competizione. Il classe 2000 di Treviso è il secondo giocatore di una squadra italiana ad aggiudicarsi il riconoscimento dopo Arnoldas Kulboka nel 2018 ai tempi di Capo d’Orlando.