Aumentano i positivi nel gruppo squadra della Reyer Venezia

Le dichiarazione, rilasciate nel tardo pomeriggio, di Andrea De Nicolao: "La prima cosa che voglio dire è che sto bene e ai tamponi finora eseguiti sono risultato negativo".

Nell’ambito dell’incontro avuto in videoconferenza con il vice-capitano dell’Umana Reyer Venezia Andrea De Nicolao, la società orogranata ha colto l’occasione per ringraziare tutto il team sanitario del dipartimento di prevenzione dell’ULSS3 Serenissima diretto dal Dottor Vittorio Selle per avere accordato la quarantena soft, prevista dal protocollo sportivo per lo sport professionistico, che prevede la possibilità di allenarsi e giocare le partite. Oggi la squadra di Walter De Raffaele non si è allenata, domani mattina sarà il coaching staff a valutare le eventuali sessioni di allenamento, considerando anche gli esiti dell’ultimo giro di tamponi che presumibilmente arriveranno domattina e che potrebbero portare ad un aumento dei positivi. Per quanto concerne la partita di campionato prevista sabato sera al Taliercio con Trieste, ad oggi non è dato sapere se si giocherà o meno, ed è un aspetto/decisione che il club valuterà insieme alla Lega Basket, tenendo presente che è difficile ipotizzare su quando e come si potrà tornare a giocare. Nel complesso sono 8/9 i positivi al Covid-19 del gruppo squadra dell’Umana in attesa dell’ultimo giro di tamponi, alcuni di loro sono asintomatici altri con lievi sintomi.

Le dichiarazioni del play di Venezia:

“La prima cosa che voglio dire è che sto bene e ai tamponi finora eseguiti sono risultato negativo. Stamane ho fatto un altro tampone e sto aspettando l’esito come tutti. Ci tengo a ringraziare il mio club d’appartenenza, quindi l’Umana Reyer, per l’attenzione e la sicurezza che sta mettendo a disposizione di noi atleti. Nonostante la situazione generale non semplice a causa del virus, la Reyer investe nella nostra sicurezza sia quando viaggiamo con i charter, sia durante la quotidianità al Taliercio: c’è sempre un lavoro scrupoloso e attento da parte di tutti con il rispetto massimo dei protocolli e tamponi ripetuti continuamente a tutti coloro che lavorano all’interno della struttura, non solo parte del gruppo squadra. Questo ci permette di lavorare nel modo più sereno possibile”.

Sulle difficoltà che comporta giocare in Europa.

“La situazione si è complicata e non è semplice. È vero che viaggiando con voli charter siamo in sicurezza e cerchiamo di essere a contatto con il minor numero di persone possibili, però è altrettanto vero che andando a giocare in palazzetti dove ci sono 3000 e passa persone questa sicurezza viene a mancare in modo importante. In questo momento bisognerebbe dare precedenza ai campionati nazionali per poterli portare a termine – magari studiando dei nuovi format – perché le coppe europee sono certamente importanti, ma come abbiamo visto in questo momento portano con sé – per i tanti spostamenti e viaggi all’estero – molti rischi. Sono d’accordo con quanto detto recentemente da coach Ettore Messina e ribadito dal nostro Presidente Federico Casarin e dal nostro allenatore Walter De Raffaele: sarebbe opportuno provare a vedere se è fattibile fermare temporaneamente i tornei europei e riprenderli una volta finiti quelli nazionali. Per chiudere devo dire, avendo anche quest’anno viaggiato per giocare le trasferte europee, che nel nostro Paese siamo più ligi ed attenti alla sicurezza all’interno dei palazzetti dello sport e dei luoghi chiusi, ma aperti al pubblico, rispetto ad altre realtà estere”.